20.00 > dalle 17:00 alle 20:00 > COMUNE – VIA DELLA REPUBBLICA – VIA GARIBALDI
Sfilata in abiti che rappresentano la nobiltà locale e il popolo nel Cinquecento.
In collaborazione con il Gruppo storico Sestrese.
18:00 > TERRAZZA MIRAMARE
Lectio di Massimo MONTANARI
Il Rinascimento in cucina
La rivoluzione delle idee che attraversa l’Europa del Settecento coinvolge anche il rapporto col cibo. La secolare valorizzazione dell’artificio come carattere dominante dell’attività di cucina si apre a nuove forme di rispetto per i prodotti e i gusti naturali.
18:30 > TERRAZZA MIRAMARE
Conversazione di Massimo MONTANARI con Antonio SANTINI > anima del ristorante più famoso d’Italia Dal Pescatore a Canneto sull’Oglio
Per cucinare oggi, la storia serve a qualcosa?
C’è solo un ristorante, in Italia, che può fregiarsi da oltre venticinque anni delle mitiche tre stelle Michelin: il ristorante “Dal Pescatore” della famiglia Santini, nato come trattoria in riva al fiume nel lontano 1927 e poi trasformatosi in un vero paradiso culinario. Siamo a Runate, frazione (32 abitanti) di Canneto sull’Oglio, nella bassa pianura mantovana.
Fondatore e patron del ristorante è Antonio Santini, decano della grande ristorazione italiana, “signore nei modi e nell’animo” come è stato definito, maestro di sala di gran classe come lo poteva essere uno “scalco” rinascimentale. La sua presenza al Festival di Camogli è anche un modo per riconoscere il ruolo essenziale dell’accoglienza e della “civiltà della sala”, non meno importanti dell’eccellenza culinaria per assicurare il successo di un evento conviviale.
Al ristorante “Dal Pescatore” lavora l’intera famiglia Santini. Compagna di vita e di lavoro di Antonio è la moglie Nadia, nominata nel 2013 migliore chef donna del mondo. In cucina la affiancano la suocera Bruna e il figlio Giovanni, mentre nel servizio di sala Antonio è affiancato dal figlio Alberto e dalla nuora Valentina. Una straordinaria impresa di famiglia, una storia bellissima da vivere e da raccontare.
Antonio Santini converserà con Massimo Montanari raccontando il suo lavoro e la sua esperienza, e inoltre interrogandosi sul ruolo che può avere occuparsi oggi di cucina antica: in un mondo dove tutto cambia rapidamente (non però al “Pescatore” di Canneto sull’Oglio) la storia ha ancora qualcosa da insegnarci?
Cena con piatti del Cinquecento nei ristoranti selezionati