Episodi
1. Marx e l'hegelismo
Alla morte di Hegel gli allievi si schierano in due gruppi: da un lato i "vecchi hegeliani" della Destra, che concepiscono la realtà come prodotto della ragione; dall'altro i "giovani hegeliani" della Sinistra, che celebrano la ragione come potenza trasformatrice. I principali esponenti della Sinistra sono Feuerbach, che definisce la religione come alienazione, e Marx, il principale teorico del comunismo.
2. La critica alla filosofia come sistema
Nel corso dell'Ottocento tre grandi filosofi si oppongono all'hegelismo: Schopenhauer, Nietzsche e Kierkegaard, tutti attivi intorno alla metà del secolo. Schopenhauer teorizza una concezione pessimistica dell'esistenza; Nietzsche è un nemico dei valori della tradizione e un "profeta" che anticipa molti temi del Novecento; Kierkegaard è considerato il precursore dell'esistenzialismo novecentesco
3. Filosofie positive e progresso sociale
Con l'affermarsi della società industriale cresce la fiducia nelle possibilità della scienza e si rafforza la visione dell'uomo come essere destinato alla felicità. Il nuovo atteggiamento, detto "positivismo", è una filosofia dell'industrializzazione e del progresso, che riunisce elementi di matematica, fisica, scienze naturali e sociali. Le principali di spicco sono Comte, Tocqueville, Bentham e Mill.
4. Scienza ed evoluzionismo
Nella seconda metà del XIX secolo si diffonde con Darwin e Spencer un positivismo evoluzionistico basato su nuove discipline, come la chimica organica e la fisica, che amplia gli orizzonti dall'infinitamente grande (lo spazio e le galassie) all'infinitamente piccolo (atomi, elettroni, cellule e cromosomi) e che mette in discussione visioni del mondo, convinzioni religiose e gerarchie sociali consolidate.
5. Le nuove scienze umane
Nel corso dell'Ottocento emergono, nel panorama scientifico europeo, nuove discipline che anticipano le future "scienze umane": umane perché trattano dell'uomo e perché in esse è l'uomo che parla di sé. Dette spesso anche "scienze sociali", le scienze umane ottocentesche comprendono: la pedagogia; l'etnologia, l'antropologia culturale e l'etnografia; la linguistica; la psicologia; e la sociologia.
6. Filosofie tra Ottocento e Novecento
Tra Ottocento e Novecento, in Europa e negli Stati Uniti emergono filosofie nuove: lo spiritualismo, l'idealismo, lo psicologismo, lo storicismo, il pragmatismo, lo slancio vitale... Si tratta di filosofie tra loro molto diverse, ma che reagiscono tutte al positivismo e all'esaltazione della scienza superando la concezione idealizzata dell'essere umano e considerando l'uomo nella sua totalità di impulsi.
7. Modelli di pensiero nel Novecento - parte 1
Dall'inizio del Novecento emergono in Europa linee di pensiero tra loro diversissime. In generale, la filosofia si concentra sul rapporto con la scienza e reinterpreta l'idealismo kantiano e il positivismo ottocentesco. Mentre la Chiesa reagisce alle spinte moderniste con la neoscolastica, si affermano due metodi destinati a segnare l'intero secolo: la fenomenologia di Husserl e la psicoanalisi di Freud.
8. Modelli di pensiero nel Novecento - parte 2
Il denominatore comune delle correnti di pensiero della seconda metà del Novecento è la cosiddetta "svolta linguistica": da Heidegger all'esistenzialismo, dalla scuola strutturalista a quella marxista, dal pragmatismo all'ermeneutica, la filosofia si convince si possa parlare dell'uomo soltanto analizzandone il linguaggio e i mezzi di espressione.
8. Il Novecento. Le discipline filosofiche
Nel Novecento proliferano nuove discipline filosofiche caratterizzate da contaminazioni, linguaggi e metodi d'indagine innovativi. Il tratto che le accomuna è la pluralità di vie d'accesso, di lettura e d'interpretazione. Così, mentre la storia della filosofia acquista una sua autonoma, si affermano semiotica, comunicazione e sociologia, e l'ontologia, l'estetica e la teologia riscrivono i loro canoni.
10. Il Novecento. Le discipline scientifiche
Nel Novecento l'uomo rinuncia a un sapere unico e sviluppa diverse chiavi d'accesso che convivono l'una accanto all'altra. In ambito scientifico, mentre le discipline si confrontano sul loro "statuto di verità", la relatività ristretta e la "grammatica generativa" aprono la porta a nuovi saperi: dall'intelligenza artificiale alle scienze cognitive, dalla filosofia della mente alla quella della conoscenza.
10. L'età dei diritti
Dopo la Seconda guerra mondiale, le violenze del nazifascismo e gli orrori della Shoah, l'attenzione della società si sposta dai diritti positivi ai diritti umani, cioè a quei diritti propri di tutti gli esseri umani in quanto considerati liberi e uguali. Ecco perché il secondo Novecento è detto anche l'"età dei diritti", dove tutti gli uomini che abitano la Terra hanno il medesimo valore e la medesima dignità.