Replay

Gli incontri più emozionanti del Festival della Comunicazione, rieditati per l’ascolto. Pensieri, spunti illuminanti, aneddoti, rivelazioni dei grandi protagonisti del nostro tempo, immersi nella magica atmosfera di Camogli.

"Replay" è una collana prodotta da Frame Podcast, da un'idea di Danco Singer. La supervisione è di Veronica Scazzosi e Silvia Di Pietro. La post-produzione, il sound design, la sigla sono di Piero Niccolai. La voce di presentazione è di Gianluca Dotti.

Episodi

Comunicazione Soft & Hard


Umberto ECO 2014

“Comunicazione” è una parola di cui tutti credono di conoscere il significato e viene usata nelle circostanze più diverse. Sin da tempi immemorabili, si è parlato di vie di comunicazione, come le strade romane, e di mezzi di comunicazione, come i carri, le navi, i treni e gli aerei. Pensate alla sorpresa del turista che ad Atene vede grandi automezzi con sopra scritto “metaphora”. Dapprima si ammira la grandezza umanistica di quel popolo, poi ci si accorge che si tratta di automezzi che si occupano di traslochi. È soltanto una semplice omonimia? Dalle prime teorie della comunicazione ai social network, Umberto Eco esplora il lato soft e hard della comunicazione.

Alle origini della comunicazione aziendale: gli ordini religiosi del Medioevo


Alessandro BARBERO 2016

Immaginate una grande multinazionale, un’organizzazione conosciuta in tutto il mondo con sedi in tutti i paesi, fondata dallo slancio visionario di un giovane carismatico, diventato un mito già da vivo e ancor più dopo la morte. Un’organizzazione riconoscibile anche dal punto di vista visivo per le sue scelte di comunicazione e per il look inconfondibile. La Apple di Steve Jobs? No, San Francesco e l’Ordine francescano. Le analogie tra gli ordini religiosi del medioevo e le aziende odierne sono sorprendenti. Che le multinazionali si siano ispirate consapevolmente a quelle esperienze? Alessandro Barbero svela le curiose connessioni che le accomunano nella gestione di mission, brand, marketing, target, organizzazione del potere e della segretezza.

La circolazione delle uova umane negli ultimi 1.000 anni


Piero ANGELA 2017

Sapete cos’è una gallina? È la strategia di un uovo per produrre un altro uovo. Sembra incredibile, ma la storia della vita è così. Un neonato, quando nasce, ha già 4 miliardi di anni. Perché la vita non è qualcosa che ogni volta si accende, ma una trasmissione continua di cellule. E andando indietro, cosa si trova? Ripercorrendo le tappe dell’evoluzione umana, alcuni biologi hanno trovato LUCA, Last Universal Common Ancestor, il comune antenato universale del tempo più lontano. In questo podcast Piero Angela ci accompagna alle origini della vita, tra i suoi misteri più profondi.

Il linguaggio della posta del cuore


Natalia ASPESI e David PARENZO 2015

In questo spumeggiante confronto, Natalia Aspesi e David Parenzo, dal backstage della celebre rubrica “Questioni di cuore”, dipingono uno straordinario spaccato sull’evoluzione del costume e dei rapporti d’amore. Lettere scritte a mano, con la macchina da scrivere, inviate da insospettabili dottori, avvocati e notai, tra gelosie, tradimenti e fantasiosi escamotage, rivelano i lati nascosti dell’universo maschile e femminile con quel linguaggio del cuore che è senza età e senza tempo.


La velocità e la lentezza della parola scritta


Massimo GRAMELLINI 2016

La parola scritta nel web vive destini differenti: chi la ama e la adopera spesso tende a curarla e pesarne ogni sillaba non diversamente da come fa sulla pagina. Molti altri invece danno “fiato alle dita” in una sorta di verba volant tamquam scripta, con gli esiti e l’impoverimento che conosciamo. Massimo Gramellini racconta velocità e lentezza della parola scritta nell’era di Internet.


Civiltà e città immaginarie: Gotham City, Paperopoli e altre visioni


Stefano MASSINI 2019

C’è chi, come Tolkien, si è inventato città totalmente inesistenti in universi inesistenti e chi invece si è inventato città immaginarie dentro il mondo reale. Con Stefano Massini, appassionatissimo contaminatore di linguaggi, passiamo da Twin Peaks alla Vigata di Camilleri, dalle città di Stephen King a Gotham City, fino alla disneyana Zootropolis in un incredibile viaggio tra città sante e perfette e città ipertecnologiche e corrotte.


Da Auschwitz a Gerusalemme: la visione di Israele


Sergio LUZZATTO, Valentina PISANTY 2018

La giornata della memoria, oltre a ricordare l'orrore dell'olocausto, offre l’occasione per rievocare il sogno sionista che al primo è legato da uno stretto rapporto. Sergio Luzzatto, in dialogo con Valentina Pisanty, dà voce ai ricordi di quei bambini ebrei che, rimasti orfani e scampati alla Soluzione finale perché rifugiati nell'Italia della Liberazione, poterono sperare in un futuro da cittadini liberi del nuovo stato Israele. Tuttavia, la guerra d’indipendenza del 1948 trasformerà quel sogno in un’illusione quando la visione di un nuovo Israele finì per tradursi anche in nuovi (e brutali) rapporti di forza.



Connessioni segrete


Alessandro BARBERO 2017

Nella storia passata e recente è capitato spesso di dover comunicare in segreto, pur in condizioni in cui la riservatezza non era facile da garantire: i cortigiani cospiratori alla reggia di Versailles, i GAP a Roma sotto l’occupazione tedesca, la rete di spionaggio sovietica di Richard Sorge a Tokyo durante la seconda guerra mondiale, le BR nell’Italia degli anni Settanta: come mantengono le connessioni i membri di un gruppo clandestino? Quali strategie si adottano? Come si comunica in clandestinità?

Che mondo vogliamo


Roberto CINGOLANI 2018

A cosa serve la scienza? Qual è il ruolo dello scienziato? Roberto Cingolani, nel 2018 direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, spiega la stretta e necessaria connessione tra scienza e politica per incamminarsi consapevolmente sulla strada del progresso. È indispensabile partire da un’analisi del “dove siamo” per far progredire la conoscenza e soprattutto per trasmettere in maniera chiara e inequivocabile a chi decide qual è il giusto compromesso tra costi e benefici. Ma è altrettanto importante capire qual è il mondo che vogliamo perché la scienza riesca, per così dire, a mettere delle “toppe” a quell’insieme di successi e debiti che il progresso porta con sé.

La civiltà dei media


Enrico MENTANA 2019

Enrico Mentana affronta un tema sconfinato, nel quale si intrecciano tutte le domande sul presente e sul futuro in relazione alle potenzialità e ai limiti della comunicazione dei nostri giorni. È la disintermediazione, insieme all’immediatezza, il punto focale e rivoluzionario della comunicazione del nostro tempo: chi è al potere, eludendo tutta la “liturgia” della diplomazia e delle trattative segrete, mette in atto la sua politica attraverso un tweet. E da questa disintermediazione traggono spesso forza le maggiori potenze mondiali, dagli USA al Regno Unito e alla Russia. Un’analisi lucida e illuminante della nostra realtà tutta da ascoltare.

Quel che so di lei


Monica GUERRITORE, Elisabetta CANEVINI 2019

Un dialogo a due voci quello tra l’attrice Monica Guerritore e la giudice Elisabetta Cavenini che affronta il tema forte e aspro e dannatamente sempre attuale del femminicidio, in particolare di quelle donne che si consegnano alla morte all’ultimo appuntamento con l’uomo che dice di amarle. Il discorso, percorrendo storie letterarie e immaginarie e storie reali e vissute, cerca di indagare nelle pieghe della psicologia femminile per comprendere quei processi di negazione, di incomprensione della propria situazione, della propria condizione di rischio che si riassume nella frase: “Mi ha amata, non mi farà del male”.

Civiltà: umanesimo e tecnologia


Alessandro BARBERO, Maurizio FERRARIS 2018

Un appassionante dialogo, tra lo storico Alessandro Barbero e il filosofo Maurizio Ferraris, che affronta il tema "civiltà". Se dal punto di vista filosofico, la civiltà è l’immaginario simbolico che dà identità a un popolo, ovvero la memoria storica, l’eredità culturale, i monumenti e i grandi lasciti intellettuali del passato, dal punto di vista storico, indica il rapporto tra gli uomini e la loro vita materiale: dalle conquiste tecniche e cognitive, ai beni di consumo quotidiani, dalle economie, alle abitudini, ai costumi, alle mode. Indiscutibilmente il concetto di civiltà riguarda il nostro vivere “insieme”, il senso civico, la socialità, il rapporto con l’altro. Ma è anche relazione con l’ambiente, con una territorialità geografica, con l’ecosistema di cui facciamo parte.

Connessioni tra le generazioni. Vivere senza tabù?


Massimo RECALCATI 2017

Tradizionalmente, laddove la legge stabilisce che un oggetto è vietato, interdetto, ovvero dove si disegna una zona inaccessibile, il desiderio dell’uomo si infiamma. Il tabù insomma alimenta il desiderio. Tuttavia stiamo vivendo il tempo in cui il tabù non esiste più, non determina più nessun limite da rispettare e non determina nessun sentimento di tensione né verso il rispetto, né verso il superamento del limite. Questa differenza di percezione del tabù diventa l’elemento centrale nel rapporto tra le generazioni. Massimo Recalcati riflette sull’esistenza di una connessione tra padri e figli, al di là della violenza e dell’odio.

Visioni matematiche


Piergiorgio ODIFREDDI 2018

Le parole-chiave che caratterizzano la matematica sono “teorema” e “teoria”: entrambe derivano da una radice greca che significa “visione”. I matematici “vedono” dunque i propri teoremi e le proprie teorie. A volte in maniera letterale, come succedeva al genio indiano Srinavasi Ramanujan, protagonista del film “L’uomo che vide l’infinito”. Altre volte in maniera metaforica, come si usa nelle domande retoriche che spesso si fanno in italiano (“vedi?”) e in inglese (“Do you see?”). Poiché però, per quanto riguarda la matematica, la risposta è quasi sempre negativa, Piergiorgio Odifredddi cerca di far “aprire gli occhi” ai suoi ascoltatori, mostrando loro qualche esempio visibile di teorema e di teoria.


L'innovazione tecnologica umano-centrica e bioispirata


Roberto CINGOLANI 2015

Le nuove tecnologie, in particolare quelle incentrate sull’uomo, non fanno altro che ispirarsi al modello evolutivo biologico, cercando di riprodurlo artificialmente in laboratorio. Lo studio dell’architettura attraverso cui la natura ha strutturato la materia vivente porterà nel prossimo futuro a un numero sempre maggiore di “macchine intelligenti” come i microscopici robot capaci di comportarsi come gli anticorpi. Roberto Cingolani, nel 2015 direttore scientifico dell’IIT di Genova, ci racconta di come la scienza punti alla creazione di macchine sempre più performanti e al tempo stesso con un ridotto – se non assente – impatto sull’ambiente e sulle risorse energetiche.

Della gentilezza e del coraggio


Gianrico CAROFIGLIO 2020

Una antica legenda giapponese narra di un vecchio saggio impegnato nell’affannosa ricerca del segreto della vittoria in ogni forma di combattimento: dopo innumerevoli tentativi, l’uomo riesce a trovare la giusta soluzione osservando la natura: i rami del salice, pesantemente coperti dalla neve, non si spezzano come quelli della quercia e del ciliegio, ma cedono e lasciano che la neve scivoli via. È cosi che l’albero resiste. Questo racconto è all’origine del Ju-Jitsu, l’arte marziale che fa della cedevolezza il suo punto di forza. E della cedevolezza, ovvero della gentilezza, ci parla Gianrico Carofiglio in questo podcast, intendendola non come mitezza, ovvero tendenza a sottrarsi allo scontro, ma come virtù combattiva.

La civiltà delle due ruote


Fabio GENOVESI, Aldo GRASSO 2019

In molte famiglie italiane (non troppe, per la verità), per tradizione il ciclismo è un “amore infinito” condiviso, un “luogo della memoria”, una sorta di grande album di famiglia su cui si fonda anche la nostra identità, una storia “minore”, piena di nostalgie, aneddoti ed entusiasmi, capace però di integrarsi quella “maggiore”. Così è stato per Fabio Genovesi, scrittore e commentatore del Giro d’Italia e del Tour de France. Di questo amore e di questa civiltà ne discute con Aldo Grasso.


Le ferite di Caporetto


Alessandro BARBERO 2018

La disfatta di Caporetto fu una pagina cruciale della storia italiana: fu una ferita sul corpo dell’Italia che mai si è rimarginata, che ci interroga ancora sul nostro essere nazione, sul carattere del popolo italiano, sul rapporto tra classe dirigente e leadership, iniziativa individuale e responsabilità, pianificazione strategica ed eroismo. Alessandro Barbero ripercorre la battaglia da una prospettiva nuova, attraverso occhi e voci diversi, incrociando fonti italiane e straniere e attingendo dalla storiografia militare e dagli atti della commissione parlamentare d’inchiesta, per entrare nel vivo di quell’esperienza estremamente complessa che oscilla continuamente tra “il carnevale e l’apocalisse”.



Prima e dopo Mani Pulite


Gherardo COLOMBO, Piercamillo DAVIGO, David PARENZO 2015

Un’occasione per ragionare su una stagione straordinaria per il nostro paese in cui si manifestò collettivamente una volontà di riscatto dalle consuete logiche e dai meccanismi ormai consolidati di corruzione della politica italiana. David Parenzo, a partire da pagine di giornali e immagini di allora, ne parla con chi nella magistratura fu protagonista di Mani Pulite: Gherardo Colombo e Piercamillo Davigo.



Visioni


Renzo PIANO 2018

“Crollano ponti e si costruiscono muri: sono tempi bui”. Esordisce così Renzo Piano nella sua lectio del 2018. Ma apre subito alla speranza. “Per questo è necessario essere visionari”: nelle visioni non c’è niente di soprannaturale, ma è un modo per reagire ai cambiamenti reali, alle crisi che inevitabilmente la civiltà attraversa. E l’arte, in tutte le sue forme, compresa l’architettura, non fa altro che farsi interprete di quelle rivoluzioni, di quei cambiamenti e spesso trova il modo di superarli attraverso la (ri)costruzione della realtà. Mai come in questi tempi, abbiamo bisogno di nuove e lungimiranti visioni.



Le 'visioni' di uno storico


Alessandro BARBERO 2018

Lo storico assume una posizione duplice rispetto alla sua capacità di visione, declinata come re-visione del passato e pre-visione del futuro. Ma se studiare la storia dà qualche indicazione in più riguardo quello che sarà, pochissimi politici si sono fidati delle lezioni della storia, tornando a fare gli stessi errori. Alessandro Barbero ci accompagna in un percorso che porta a scoprire che, se in realtà la storia non ha leggi, non ha certezze ed è caotica come la vita di tutti noi e il futuro resta una successione ininterrotta di sorprese, la conoscenza del passato conferisce un gran potere che è dato dal vantaggio di saper come è andata a finire.

Dall'immaginazione alla visione: il percorso creativo


Ivan COTRONEO, Alessia GAZZOLA 2018

Scrivere una storia è un viaggio solitario, intimo, che dà corpo a un mondo fatto di idee ed emozioni. Oramai sempre più spesso queste storie diventano la base di un prodotto cinematografico, televisivo, in cui la sola parola deve dar spazio anche al linguaggio per immagini. E chi le ha concepite quelle parole deve cambiare anche la propria visione e la propria immaginazione. Partendo dalla loro esperienza di scrittori e sceneggiatori, Ivan Cotroneo e Alessia Gazzola, in dialogo con Rosangela Bonsignorio, raccontano quel lungo e laborioso processo che è il passaggio dall’ immaginazione individuale all’immaginazione collettiva.


Chi governa il web?


Sabino CASSESE 2016

Niente è così globalizzato come il web; niente si è sviluppato così rapidamente come il web (se consideriamo che oltre la metà degli abitanti del pianeta è costantemente connessa in rete); niente ha rivoluzionato così sostanzialmente la comunicazione (portandola dal one to one al many to many) come il web. Ma tutto questo universo virtuale parallelo è affidato a uno sviluppo spontaneo o è guidato da qualcuno? Sabino Cassese, professore alla School of Government della Luiss, con esperienze di docenza delle Università di Urbino, di Napoli, di Roma e di Pisa, dopo averci fornito qualche informazione di base sulla tecnologia che soggiace allo sviluppo del web, ci guida alla scoperta dell’unico centro che cerca di governare il web e di come riesca a governare solo una parte di questo complesso universo con conseguenti conflitti di potere e zone d’ombra che restano ingovernate.



La divulgazione scientifica e pseudo-scientifica nell’epoca del web


Piero ANGELA 2016

Piero Angela, a valle di una sua inchiesta del 2016, propone una curiosa e per certi aspetti esilarante carrellata tra le bufale più ricorrenti che nel web trovano ampia e più facile diffusione, dando origine a una vera e propria pseudoscienza: dall’approssimarsi di innumerevoli fini del mondo alle teorie dei complotti, dalle scie chimiche agli incontri con gli alieni, per poi arrivare all’ambito medico con metodi di cura alternative, diete improbabili, posizioni no vax che hanno grande adesione. La divulgazione scientifica non è soggetta alla par condicio: la scienza non può essere democratica. Il diritto di divulgazione è soggetto alla dimostrabilità delle teorie sostenute secondo il modello del metodo scientifico e l’informazione scientifica deve sottostare a regole etiche, non scadere nel sensazionalismo.

La civiltà dell'informazione


Roberto CINGOLANI, Chris BANGLE, Alessandro CURIONI 2016

Sono passati più di 70 anni da quando negli USA si cominciò a studiare la conduttività del germanio che portò alla realizzazione del primo transistor, “l’interruttore digitale” che fu alla base di quella inarrestabile rivoluzione digitale che ha moltiplicato di anno in anno la capacità di calcolo dei computer tanto da portarli a una velocità di reazione pari solo al cervello umano. Roberto Cingolani, assecondando la visionarietà che solo le nuove tecnologie riescono a generare, introduce due grandi innovatori che già nel 2016 stavano scrivendo pagine della tecnologia del futuro dal punto di vista della computazione dell’analisi dei dati in funzione predittiva (Alessandro Curioni di IBM) e dal punto di vista della coesistenza di bellezza della forma e funzionalità (Chris Bangle di BMW).

Connessioni in cucina


Massimo MONTANARI 2017

La storia della cucina può essere intesa come un sistema gastronomico che segue una sua logica e che soggiace a regole precise fatte di incontri, scambi, incroci e contaminazioni, con tempi e localizzazioni non casuali. Massimo Montanari ci accompagna alla scoperta di questi incontri, restati poi indissolubili nel tempo, come quello degli spaghetti con la salsa di pomodoro, due “soggetti” lontani, appartenenti a culture diverse, ripettivamente quella araba e quella centroamericana che, seguendo le regole e i tempi di quel sistema, si sono incontrati solo alla fine del Cinquecento per poi restare ancora oggi sulle nostre tavole.

Che razza di discorsi!


Guido BARBUJANI, Piergiorgio ODIFREDDI, Alessandro BARBERO 2017



Che fine hanno fatto le utopie?


Paolo GIORDANO, Roberto COTRONEO 2018

Di un libro spesso al di là della trama è interessante capirne la genesi, la modalità di scrittura, cosa e chi ha ispirato vicende e personaggi, quali sogni, quali utopie si nascondono dietro il racconto. E ascoltare il punto di vista dell’autore si rivela spesso illuminante. Un dialogo tra Roberto Cotroneo e Paolo Giordano che prende spunto dal romanzo Divorare il cielo del 2018.

Le donne erediteranno la terra


Aldo CAZZULLO, Beatrice LUZZI 2018

Un episodio dedicato alle donne e alle loro innumerevoli qualità, alla loro capacità di prendersi cura, alla loro genialità che si manifesta nel dare amore e vita, alla loro abilità di guadagnarsi spazio in una società e in una cultura da sempre maschilista. Aldo Cazzullo in questo incontro del Festival 2018 ripercorre un repertorio di personaggi femminili letterari, mitologici e storici collezionati nel suo libro “Le donne erediterà la terra” (Mondadori, 2016) e che Beatrice Luzzi interpreta amabilmente per farli rivivere qui, per chi ascolta.

Sorvegliare e punire o sorvegliare e recuperare?


Gherardo COLOMBO, Luigi FERRARELLA, Alberto NOBILI 2019

Un podcast, questo, che porta all’attenzione del grande pubblico un tema spinoso e non facile come quello delle carceri, che solo di rado diventa oggetto di dibattito, se non in ambienti specifici. Eppure la condizione delle carceri è un termometro del grado di civiltà di una società, tanto più in un contesto, come quello italiano, in cui il 70% dei detenuti torna a delinquere. Come vivono questa “sconfitta” i magistrati e gli addetti ai lavori? Ne parlano due pubblici ministeri (Colombo e Nobili), guidati da Luigi Ferrarella che al tema ha dedicato grande cura nella sua carriera di giornalista e scrittore.

Siamo animali sociali


Stefano MASSINI 2020

Partendo con ironia dalla definizione di Aristotele che marchiava l’uomo come animale sociale e animale politico, Massini rilegge l’esperienza della quarantena del 2020 come un'occasione per riflettere sui difetti e sui pregi dell’antisocialità: un viaggio fra i miti dell’isolamento (da quello del naufrago a quello dell’eremita medievale, dal genio che sprezza gli altri al “cerco me stesso”); una cavalcata fra icone e stereotipi su cui pensare e sorridere.

La porta sbagliata. Controstoria dell'economia italiana dal fascismo ad oggi


Federico FUBINI, Beppe SALA 2021

Dove sono finite le élite? E come è messa l'attuale classe dirigente e imprenditoriale? È davvero all'altezza delle nuove sfide? Federico Fubini, a partire dal suo podcast "La porta sbagliata", con il sindaco di Milano Beppe Sala e il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, moderati da Mara Gergolet, si confronta sul tema, sfatando i luoghi comuni e cercando di scovare cause e responsabilità dell'arretratezza italiana, per ripartire con uno spirito nuovo.

Clima: un po' per celia, un po' per non morire


Lorenzo BAGLIONI, Mario TOZZI 2019

Il cambiamento climatico globale è un tema di grande attualità e Mario Tozzi e Lorenzo Baglioni, incrociando i loro diversi linguaggi, e scambiandosi i ruoli, vogliono contribuire a riportare il dibattito sull’unico piano possibile: quello della scienza. Solo qui in Italia, infatti, si continua a dare credito a quelle pochissime voci scientifiche (in genere non esperte nel campo) che negano il surriscaldamento dell’atmosfera, nonostante il 99,4% delle pubblicazioni scientifiche serie sostenga che le temperature dell’atmosfera e degli oceani si stiano . E solo qui in Italia si sbeffeggiano Greta Thunberg e i ragazzi che protestano contro il cambiamento climatico, come avrebbero dovuto fare gli adulti anni fa. Perché si può insegnare qualcosa senza perdere il gusto di divertirsi.

Comunicare in tempo di guerra


Gad LERNER 2015

Come funziona la comunicazione di tempo di guerra? Quali sono le norme e le dinamiche che la animano? Come la stampa e i governi condizionano la nostra percezione del pericolo? Gad Lerner, nel suo speach del Festival 2015, ripercorre episodi di cronaca di guerra di un passato neanche troppo lontano, e ci spiega che evitare di presentare la realtà per quella che è non è mai un servizio.

Il posto degli uomini. Dante in Purgatorio, dove andremo tutti


Aldo CAZZULLO 2021

L’Italia può fregiarsi di aver dato i natali al più grande poeta dell’umanità: Dante Alighieri. Sì, perché Dante ci appartiene profondamente: ci ha dato una lingua – l’italiano –, ci ha insegnato a “pensare” l’Italia – è lui che ha coniato l’espressione “Bel Paese” – , ha posto le basi della grandezza italiana che travalica i secoli – per lui l’Italia aveva la missione di conciliare culturalmente la classicità e la cristianità nell’umanesimo. Dante è naturalmente anche l'autore di un grande capolavoro, la Commedia, di cui forse il Purgatorio è considerata la cantica meno accattivante. Aldo Cazzullo, in occasione del settecentenario della morte del vate, ci accompagna a riscoprirne la bellezza e la mutevolezza, come fosse una giornata di primavera che alterna la grazia divina del sole alla cupezza infernale dei nuvoloni di un temporale.

Vi racconto il futuro


Oscar FARINETTI 2017

Oscar Farinetti, imprenditore visionario e creativo, ripercorrendo i racconti che, da Noè a Plinio il Vecchio, da Hemingway ad Alice -“acciuga filosofa”-, provano a immaginare un futuro sostenibile, ci mostra alcune delle strade possibili che portano a un nuovo modello sociale ed economico, basato su un rapporto più consapevole con la natura e tra gli uomini. Perché questi ultimi diventino davvero i primi veri protagonisti del cambiamento.

L'inconscio del libro


Massimo RECALCATI 2018

Ormai oggetto di estinzione che rischia di soccombere al dilagare della cultura dell’immagine e del touch, il libro appassiona anche la psicanalisi. Massimo Recalcati ci accompagna in un appassionante itinerario a scoprire cos’è un libro (un corpo, un mare, un coltello); cosa significa leggere (ogni libro è un incontro); perché ci sono stati libri che non abbiamo dimenticato (quelli e non altri). Perché la grandezza della lettura sta nel recupero del senso della fatica, del tempo, della pazienza.

Visione: come nascono le immagini nel nostro teatrino mentale


Piero ANGELA 2018

Può risultare sorprendente la dichiarazione che l’universo è completamente buio e il sole è una “palla nera”, tuttavia dal punto di vista fisico, è proprio così. La luce e le immagini si formano nei nostri occhi tramite cellule sensibili alle onde elettromagnetiche e nel nostro cervello grazie alla capacità di rielaborare “coriandoli” di luci e colori. Piero Angela, partendo dall’analisi di fenomeni di fisica e di biochimica, ci accompagna alla conclusione che la visione del mondo che siamo in grado di costruirci è frutto in gran parte dei condizionamenti culturali.

La civiltà e i selvaggi


Alessandro BARBERO 2019

La parola “civiltà”, nel senso che le diamo comunemente, è di invenzione piuttosto recente. E recentissimo è l’uso al plurale, “le civiltà”, per indicare le diverse esperienze umane che si sono succedute sulla Terra: la civiltà sumera, la civiltà minoica… In compenso, da sempre le società stanziali hanno coltivato l’immagine del selvaggio, come altro da sé, da deridere, da temere e da esorcizzare. In questo modo hanno alimentato l’equivoco per cui le società “primitive” sarebbero semplici anche dal punto di vista culturale, come semplice è la loro vita materiale. Ma non è così: ogni collettività umana, anche le più primitive, ha sempre elaborato una lingua, una mentalità e un’organizzazione sociale straordinariamente complesse: il “selvaggio”, come lo immaginavano i colonizzatori dell’Ottocento, non è mai esistito.

Uno scomodo equilibrio


Mario TOZZI 2021

Aldo GRASSO, Pierluigi PARDO 2020 "Storia sociale della tv italiana"
È evidente a tutti che la televisione è stata protagonista indiscussa di un fenomeno di grande trasformazione sociale, ma, come per altre tecnologie entrate a far parte della nostra quotidianità, abbiamo smesso di interrogarci su quale sia stata la sua funzione. Aldo Grasso in dialogo con Pierluigi Pardo ci sollecita a riconsiderare la nostra storia in funzione della TV e delle sue piccole e grandi rivoluzioni. Essa fondamentalmente ha invertito il “flusso” della conoscenza, portando il mondo nelle nostre case, e ha compiuto il “miracolo” di renderci ubiqui, rompendo i vincoli di spazio e tempo. Insomma ha dato avvio ad una vera e propria rivoluzione, ma lo ha fatto con garbo e gentilezza tanto da passare quasi inosservata.

Storia sociale della tv italiana


Aldo GRASSO, Pierluigi PARDO 2020

È evidente a tutti che la televisione è stata protagonista indiscussa di un fenomeno di grande trasformazione sociale, ma, come per altre tecnologie entrate a far parte della nostra quotidianità, abbiamo smesso di interrogarci su quale sia stata la sua funzione. Aldo Grasso in dialogo con Pierluigi Pardo ci sollecita a riconsiderare la nostra storia in funzione della TV e delle sue piccole e grandi rivoluzioni. Essa fondamentalmente ha invertito il “flusso” della conoscenza, portando il mondo nelle nostre case, e ha compiuto il “miracolo” di renderci ubiqui, rompendo i vincoli di spazio e tempo. Insomma ha dato avvio ad una vera e propria rivoluzione, ma lo ha fatto con garbo e gentilezza tanto da passare quasi inosservata.

Virus game


Federico TADDIA, Antonella VIOLA 2021

Un podcast che raccoglie risposte “rigorose e spettinate”, capaci di soddisfare il desiderio di conoscenza scientifica che si è manifestato in particolare con la diffusione della pandemia in questi ultimi anni. Antonella Viola, immunologa e docente universitaria, spiega, su sollecitazione delle “irridenti” domande di Federico Taddia, che la divulgazione scientifica è indispensabile a tutte le età per fornire le competenze indispensabili per compiere consapevolmente quelle scelte che ci rendono cittadini attivi. Perchè la scienza non è così lontana dalla vita quotidiana. E lo abbiamo imparato tutti.

La rete prima del web. Imbecillità e cultura nel labirinto di Eco


Stefano BARTEZZAGHI 2016

Oggi se dici “rete”, dici World Wide Web, ma, andando a ritroso nel tempo, la “rete” è stata trappola, gol, griglia, enigma e, soprattutto, modello metaforico e forma simbolica necessaria alla cultura e allo studio della comunicazione. Stefano Bartezzaghi ripercorre il pensiero dell’Eco studioso di semiotica a partire dal compendio della teoria della comunicazione, fino ad arrivare alla sua idea di Web. Un excursus colto e giocoso in cui perdersi come in un labirinto tra senso e significato, segno e messaggio, imbattendosi anche in "episodi" di stupidità.

Il linguaggio degli italiani dall’Unità d’Italia a oggi


Tullio DE MAURO 2015

La lingua è, come tutte le manifestazioni di identità culturale, profondamente intrecciata con la storia di una cultura, di una società, di una nazione. Tullio De Mauro ripercorre in questa conferenza del 2015 la storia dell’unificazione italiana partendo appunto dalla lingua. Con l’unificazione politica del 1861, infatti, popolazioni immerse per lo più in un mondo misero e arcaico rispetto al resto d’Europa, all’80 per cento ignare di scrittura e lettura e al 98 per cento capaci di parlare e capire bene solo le parlate locali, i dialetti, si incamminarono verso l’acquisizione di modi di vita meno miseri e la conquista di livelli maggiori di scolarità, conoscenza, uso della lingua nazionale. Nell’età della Repubblica il cammino si è fatto più rapido. Ma il passato sopravvive in ostacoli culturali e linguistici, sottovalutati o ignorati, che limitano gravemente le possibilità di sviluppo del paese.

6 ottobre 1943: l'esito di due totalitarismi


Marcello FLORES, Mirella SERRI 2023

Roma, ghetto ebraico, terzo giorno della festa di Sukkot. Alle 4 del mattino irrompono le SS: 400 uomini, 10 ufficiali e 30 sottoufficiali alle 5:30 iniziano il rastrellamento. Dilaga una violenza estrema anche verso donne e bambini. La retata del 16 ottobre 1943 nel ghetto di Roma costituisce il momento simbolico in cui l’alleanza tra il fascismo italiano e il nazismo tedesco si cementa attorno alla politica razziale volta alla "soluzione finale", proposta dal nazismo, ma voluta da entrambi nel calcolato silenzio del Vaticano. Un episodio di brutale ferocia perpetrato solo 80 anni fa nel cuore del nostro Paese per mano anche di noi Italiani. In un tempo troppo accondiscendente al revisionismo storico e alle autoassoluzioni, questo è un episodio che non possiamo dimenticare.