Essere Numa
Ara Pacis, Roma
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GuardaA differenza di Enea o di Romolo, la mia origine è quella di qualsiasi altro uomo. Fui un esperto di diritto, giurista e teologo. Alla scomparsa di Romolo i Romani stentavano a trovare un degno successore. Erano un popolo fiero, che amava soprattutto la guerra e Romolo era riuscito solo in parte a civilizzarli, promulgando poche leggi, alcune delle quali anche crudeli, e avviando solo in parte il culto degli dèi. A me toccò quindi trasformare la città dei padri in città degli déi e delle leggi, raccontando miti e leggende, perché i Romani erano gente semplice e si lasciavano facilmente persuadere dai racconti meravigliosi. Non ero destinato a diventare un dio, del resto non ero stato un fondatore, ma solo un legislatore. Ma con orgoglio posso dire che al mio popolo lasciai in eredità la più divina sapienza: la legge.