Il vivente alla nanoscala sulle nuvole
Con
Alberto Diaspro
La microscopia ottica da sempre offre la possibilità di accedere al meraviglioso realismo di ciò che ci circonda. Le cellule con i loro organelli e la loro organizzazione in organi e tessuti vengono rappresentati attraverso immagini che uniscono bellezza e conoscenza scientifica a diversi livelli di dettaglio nello spazio e nel tempo. Il recente riconoscimento Nobel alla microscopia ottica sancisce la possibilità di disporre di una sorta di super-vista che ci permette di osservare le singole molecole, le proteine e tutti i principali attori del nostro funzionamento ad una scala incredibilmente elevata: la nanoscala tanto cara a Richard Feynman. L’elevato contenuto informativo che ogni immagine porta oggi e la necessità di condivisione del dato tra persone e laboratori rendono irrinunciabile anche in questo campo l’uso della nuvola digitale, la cloud, e della immensa ragnatela del web: non “semplice” sorgente di immagazzinamento e recupero dati ma elemento portante di condivisione. Grazie ad esse ad esempio un medico di New York oggi può procedere in un intervento chirurgico consultando dai suoi occhiali digitali dati raccolti a Tokyo e a Genova circa la patologia che sta trattando. Così come un laboratorio che sviluppa nuovi farmaci può accedere in tempo reale ad esperimenti a livello molecolare che stanno avvenendo in diversi laboratori “world wide” connessi in un unica ragnatela “smart”.
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