La tela di Penelope

Come le idee scientifiche si diffondono e talvolta muoiono

Le idee scientifiche, fin dall’antichità più remota, hanno sempre viaggiato attraverso il tempo e lo spazio, superando barriere geografiche, culturali e linguistiche e, durante il percorso, passando attraverso profonde trasformazioni. Questo laborioso processo di sviluppo, in quanto non lineare e non cumulativo, si potrebbe paragonare, più che all’ordinata costruzione di un tempio, alla tessitura della proverbiale tela di Penelope. Le scienze nel loro multiforme complesso costituiscono, dunque, una rete di connessioni, le cui dinamiche di cambiamento – negli ultimi decenni – sono state accelerate e amplificate dalle modalità di interazione rese possibili da un’altra “rete”: il web. Eppure, paradossalmente, proprio questa connettività ipertrofica, sfuggendo ai meccanismi di controllo della verifica empirica e dell’esame critico, sembra oggi mettere a repentaglio la sopravvivenza di un sapere scientifico che ambisce a essere condiviso da tutti e non soltanto appannaggio di ristrette conventicole di specialisti.