Moda e web
La parola ai non addetti ai lavori
Con
Anna Venere
Il Web ha permesso una rivoluzione nel mondo della moda. Le regole non sono più solo imposte dall’alto, attraverso riviste, sfilate e televisione, ma le opinioni e il modo di interpretare la moda dei non addetti ai lavori ha avuto sempre più spazio fino a ribaltare la catena di produzione. Blogger, influencer, street style, social network hanno sempre più potere nel decidere cosa va di moda, ma soprattutto nel giudicare una casa di moda e non solo per la qualità dei capi, ma anche politiche interne che essa segue. Sono esempio il boicottaggio a Dolce e Gabbana ed il documentario Sweetshop che ha accusato H&M. I brand più innovativi hanno imparato a sfruttare questa rivoluzione coinvolgendo le influencer più popolari non solo nella pubblicità, ma anche nel processo creativo per andare incontro alle esigenze dei consumatori soprattutto nel campo più di nicchia, a lungo sottovalutato, che è il mondo del Curvy e delle taglie comode. Il web, insieme all’avvento del low cost, ha permesso che tutti ora possano parlare di moda, vivere la moda e fare la moda.
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