Il cambiamento climatico globale è una tematica di grande attualità, ma, soprattutto in Italia, è offuscato da uno scontro ideologico che nulla ha a che vedere con la scienza, l’ambiente e la società. Solo da noi si continua a dare credito a quelle pochissime voci scientifiche (in genere non esperte nel campo) che negano il surriscaldamento dell’atmosfera o le responsabilità delle attività produttive dell’uomo. Eppure il 99,4% delle pubblicazioni scientifiche serie sostiene che le temperature dell’atmosfera e degli oceani si stanno innalzando e che ciò dipende dall’uomo. E solo da noi si insultano Greta Thunberg e i ragazzi che protestano contro il cambiamento climatico, come avrebbero dovuto fare gli adulti anni fa. Il mondo della comunicazione ha le sue responsabilità, fedele alla legge che fa più notizia l’uomo che morde il cane, concede lo stesso spazio e la stessa dignità agli scienziati e ai negazionisti, come se si parlasse della nazionale italiana di calcio e non del futuro dell’umanità. Mario Tozzi e Lorenzo Baglioni vogliono contribuire a riportare il dibattito sull’unico piano possibile, quello della scienza, incrociando, però, i loro diversi linguaggi, scambiandosi i ruoli e cercando di insegnare qualcosa senza perdere il gusto di divertirsi. E di interessare anche chi sta girando la testa dall’altra parte.