Fare comunicazione della scienza, oggi, significa muoversi lungo un crinale sottile: tra rigore e accessibilità, tra la complessità delle frontiere della ricerca e la necessità di riconnettere la scienza al vissuto quotidiano. Significa, soprattutto, mostrare come le leggi fondamentali non abitino solo i laboratori o le pagine dei manuali, ma si manifestino continuamente nei gesti, negli oggetti e nelle tecnologie di ogni giorno. Dal parabrezza dell'auto alle logiche dei social network, dalle onde elettromagnetiche agli algoritmi, la fisica si rivela un linguaggio potente per leggere il mondo. In parallelo, la narrazione scientifica apre spazi di meraviglia e consapevolezza, soprattutto quando esplora i confini dell’ignoto. Un caso concreto? Gli esopianeti, corpi celesti in orbita attorno ad altre stelle, che negli ultimi anni hanno trasformato la nostra percezione dell’universo e del nostro posto al suo interno.