Walter White non abita più qui

“Connettersi” nella post-verità: limiti, vizi e virtù delle iper-relazioni

di Autori vari

Nel recente passato, Vince Gilligan – ideatore della serie TV Breaking Bad – ha dovuto prendere posizione sui social media per chiedere ai fan della fortunata fiction di non lanciare pizze sulla casa di Walter White, protagonista della serie. I fan infatti hanno preso l’abitudine di andare a visitare la casa dove è stata girata la fiction e di lanciare – imitando il comportamento del protagonista del serial TV – delle pizze sul tetto della casa. Quella casa però non è proprietà di Walter White – che è personaggio fittizio – ma è la residenza di una tranquilla e reale famiglia di Alburquerge. Come spiegare episodi simili sempre più diffusi? È la post-verità che diventa il nuovo precetto in un mondo connesso e di iper-relazioni. Con la post-verità muta la relazione tra realtà e finzione e si rivela come la mente narrativa stia prendendo il sopravvento sulla mente descrittiva nel nostro vivere sociale e mediatico. E nel nostro connetterci. Questa condizione “narrativo-immersiva” determina ogni proposta sociale, economica e geo-politica, spostando di peso i confini del reale e ridisegnando i suoi perimetri, che possono essere anche “finzionali”. Parafrasando Todorov: è il peso del fantastico nel reale. Siamo sulla soglia di una nuova era. Siamo pronti a stare nella post-verità e nel suo tecno-inconscio? Come possiamo decodificarla? Quali capacità ci vengono richieste per viverci e lavorarci?