Quello che le donne (non) dicono

Il Festival della Comunicazione per l’8 marzo


Scienziate, giornaliste, attrici, dirigenti, scrittrici, docenti … e anche donne. Una playlist che raccoglie i contributi delle affezionate ospiti del Festival della Comunicazione, chiamate a intervenire non in quanto donne, ma per quello che hanno da dire. Dall’orologio preistorico alle gallerie d’arte, dalla connettività cerebrale alla cybersecurity… Donne che vale la pena ascoltare. Più che storie di successo: storie di persone che hanno coltivato il loro sogno con i piedi ben piantati per terra; che hanno perseverato nelle proprie attività con tenacia e caparbietà, lottando contro schemi e stereotipi. Donne capaci di ispirare.

 
 

“Come scriveva Betty Naomi Friedan nel suo Mistica e femminilità, «Una ragazza non dovrebbe aspettarsi speciali privilegi per il suo sesso, ma neppure dovrebbe adattarsi al pregiudizio e alla discriminazione. Deve imparare a competere… non in quanto donna, ma in quanto essere umano». Correva l’anno 1963 e credo questa citazione sia ancora molto attuale: la strada per arrivare a un mondo più giusto è quella della parità e una delle chiavi per raggiungerla è la cultura, unitamente alla lotta alla violenza di genere e al femminicidio”, commenta la direttrice del Festival della Comunicazione Rosangela Bonsignorio. “Mi auguro che questa sia l'ultima volta che celebriamo la Festa dell'8 marzo, perché significherebbe che la parità è finalmente raggiunta”.

 

La playlist contiene gli interventi di:

Natalia Aspesi , giornalista e scrittrice, con Il linguaggio della posta del cuore;
Sabrina Guzzanti, autrice, sceneggiatrice e regista, e Cinzia Leone, giornalista, scrittrice e autrice con La disfatta dei sapiens;
Sahra Talamo , professoressa ordinaria in Chimica e direttrice del laboratorio BRAHVO, con Il memorabile orologio della preistoria;
Monica Guerritore, attrice, drammaturga, regista e produttrice, e Elisabetta Canevini, giudice penale e magistrato referente per il Tribunale di Milano, con Quel che so di lei;
Monica Maggioni, direttrice del TG1, con WWW: Wired word war: la rete della fiducia e le trappole della paura
Laura Cancedda, senior group leader presso IIT di Genova e ricercatrice presso l’Istituto Telethon Dulbecco, con Le connessioni cerebrali: come funzionano e cosa succede quando qualcosa va storto;
Carola Frediani, giornalista di temi digitali (cybersicurezza, privacy, sorveglianza), con Oltre il giornalismo del Like
Serena Bertolucci, direttore di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Francesca Cappelletti, professore ordinario di Storia dell’Arte Moderna all’Università di Ferrara e direttrice scientifica della Fondazione Ermitage Italia, Emanuela Tarizzo, storica dell’arte e membro del board dell’associazione di galleristi London Art Week, con I musei e la conoscenza;
Rossana di Fazio e Margherita Marchellesi, curatrici di Enciclopediadelledonne.it, con La rete come vivaio;
Alessia Gazzola, scrittrice e medico legale, con La Costanza è un'eccezione ;
Luna Orlando, filosofa e editor, con #LezioniDAmore ;
Silvia Sciorilli Borrelli ,giornalista e scrittrice, e Cinzia Leone , con Come ridiventare un Paese per giovani.