di Autori vari
Con Aldo Cazzullo
Con Nello Cristianini
Con Antonio Funiciello, Luigi Berio
Con Sahra Talamo
In questa straordinaria esplorazione del tempo e della speranza, ci addentreremo nel cuore dell’evoluzione umana. Attraverseremo epoche e generazioni, scoprendo come la speranza abbia costantemente permeato il tessuto della nostra esistenza. Dall’alba della preistoria fino ai giorni nostri, la speranza ha agito come un faro nel buio, guidando gli antichi Homo sapiens nel loro cammino e ispirando le nostre attuali azioni. Ma cosa significava sperare nei tempi antichi? Come si esprimeva questa forza in epoche remote, prima ancora che la parola prendesse forma? Eppure, nonostante il trascorrere dei secoli, la speranza ha mantenuto la sua risonanza eterna. Nell’epoca contemporanea, essa continua a essere il motore che alimenta il nostro slancio verso il futuro. È il filo conduttore che unisce le generazioni, trasmettendo una promessa di speranza e possibilità. Unisciti a me in questo viaggio senza tempo, mentre esploriamo il potere universale della speranza nell’evoluzione umana. Perché, in fondo, è proprio la speranza che ci tiene uniti nel corso dei secoli e ci spinge a guardare avanti con fiducia e determinazione.
Con Clara Mattei
La parola d’ordine, di cui Gramsci fu creativo portatore è oggi quanto mai attuale: ripoliticizzare l’economia, o meglio ri-democratizzarla, per fare in modo che i cittadini si riapproprino delle scelte più importanti che regolano le basi stesse della loro vita. Qual è il primo passo in tale direzione? Innanzitutto, un cambio radicale di prospettiva, per sbarazzarci di quella visione bugiarda impostaci dai tecnocrati. In questo senso Antonio Gramsci ci fa da maestro: non vi è nulla di più politico della lente attraverso la quale guardiamo il mondo. Solo se impariamo a guardare il mondo diversamente, potremo agire diversamente.
Con Carlo Cottarelli, Ferruccio de Bortoli
Cosa accade realmente nei palazzi del potere? Ne parlano insieme Ferruccio de Bortoli e Carlo Cottarelli a partire dall’ultimo libro di quest’ultimo che, con uno sguardo sincero e penetrante, ripercorre la sua esperienza di ex senatore mettendo in luce le distorsioni, le inefficienze e le potenzialità inespresse del nostro sistema politico. Come funziona il Parlamento e perché sta progressivamente ridimensionando il suo ruolo rispetto a quello del governo? Cosa c’è alla base dell’allontanamento dei cittadini dal voto? E cosa si può fare per ridare loro speranza e riavvicinarli alla politica?
Con Roberto Cotroneo
Cosa significa oggi pubblicare? Che rapporto c’è tra l’essere autori e il pensarsi autori? Quanto ha a che fare con la tradizione letteraria e quanto ha a che fare con il narcisismo? Quanto peso ha realmente un autore che oggi vuole intraprendere una cosiddetta carriera letteraria? Sono alcune delle domande a cui Roberto Cotroneo, autore ma anche editor, cercherà di rispondere in questo incontro.
Con Università di Genova, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare
Con Veronica De Romanis, Severino Salvemini
Dieci anni di spesa pubblica senza costi (apparenti). Una lucida analisi che smaschera gli inganni della politica in materia di spesa pubblica, dimostrando che «non esistono pasti gratis». Quando nel 2011 la crisi dello spread porta alla nascita del «governo dei professori», il nuovo esecutivo con a capo Mario Monti interviene con tagli e inasprimenti della pressione fiscale. Misure che riescono a mettere sotto controllo i conti pubblici, rivelandosi però altamente impopolari. Gli esecutivi che da allora si sono succeduti alla guida del Paese, diversi per composizione e agenda politica, hanno avuto un tratto comune, quello di voler porre fine all’«austerità». E di tornare a spendere, se possibile senza alcun vincolo, distribuendo risorse prese a prestito a beneficio di famiglie e cittadini. A una sola condizione, però: che tali interventi venissero presentati sempre e in ogni caso privi di costi, come se il debito pubblico non fosse anche il debito degli italiani. Una tentazione che si è rivelata irresistibile. Un vizio bipartisan. Un collante straordinario che ha trovato tutti d’accordo. Perché servire pasti gratis, facendo passare il messaggio che a nessuno alla fine spetti saldare il conto, genera consenso e fa vincere le elezioni. Non importa se questa attitudine rappresenta una scelta miope, irresponsabile e profondamente iniqua, che peserà sul futuro delle giovani generazioni. Promettere la luna, infatti, è un modo facile per arrivare al potere. Ma la verità è che non esistono pasti gratis. E quando le illusioni svaniscono, quando gli espedienti contabili non bastano più, il rischio è che il prezzo più alto lo paghi la democrazia.
Con Maurizio Ferraris
Condividiamo con castori, oche e gatti la sazietà, l’abitudine, il dolore, la felicità, il lutto. Non è certo che condividiamo la noia. Ancora meno certo è che gli animali non umani possiedano quel dono oscuro e talvolta spietato (perché può ingannare e fallire) che è la speranza: l’attesa di qualcosa che venga dal futuro e che ci salvi dando senso al presente e al passato, redimendo fatiche, fallimenti e malinconie.
Con Luca Bottura, Beppe Severgnini
Con Università di Genova
La metafora non è solo un dispositivo retorico, un artificio letterario; è un dispositivo cognitivo che fa parte del nostro quotidiano e che permea la comunicazione in tutte le sue manifestazioni, dal discorso politico al discorso scientifico. Come ragioniamo e ci esprimiamo per metafore? E perché possiamo definire anche la metafora una manifestazione di speranza? Il nostro incontro si interrogherà sul rapporto tra metafora e speranza nel parlare quotidiano, nell’argomentazione scientifica e, più in generale, nei discorsi che determinano l’orientamento dell’opinione pubblica.
Con Gherardo Colombo, Marcello Flores
Dalla giustizia sottomessa al potere agli aneliti di indipendenza: il cammino della giustizia, con il tentativo di realizzare la separazione dei poteri prevista dalla Costituzione, rischia una forte inversione di tendenza.
Con Ilaria Bonacossa, Roberto Cotroneo
Che rapporto c’è tra arte e luoghi dell’arte? Quanto i luoghi influenzano il pubblico, la fruizione delle opere, la comprensione di un artista? E come si possono mettere in collegamento i luoghi dell’arte, in che modo possono diventare dei ponti?
Con Giovanni D'Alessandro, Fausto Caprini, Giovanni Mari
Con Cinzia Leone
Cosa succede quando a cinquant’anni ti ritrovi all’improvviso un moccioso tra i piedi? Cinzia Leone riflette, a partire dall'ultimo libro di Alessandro Piperno, sul senso della paternità (e della maternità), sui chiaroscuri della mezza età e sull’imprevedibilità della vita che spesso ti costringe ad aprire la porta a un destino sconvolgente che assume le sembianze di un ragazzino di otto anni capace di rivoluzionare un’esistenza in cui niente è come sembra e tutto cambia rapidamente.
Con Beppe Severgnini, Pierluigi Pardo, Maurizio de Giovanni
Con Felicia Kingsley, Rosangela Bonsignorio
Felicia Kingsley, reduce dalla vittoria del premio Autrice dell’anno ai TikTok Book Award, torna in libreria con “Una conquista fuori menù” e non perderà l’occasione di coinvolgerci, incalzata dalle domande di Rosangela Bonsignorio, nella storia dei due protagonisti, due chef che si detestano e si sfidano di continuo a colpi di fuori menù: Dwight, l’agente sotto copertura dell’FBI e Julia, appartenente alla famiglia Villa, sospettata di avere legami con la malavita di New York. Tra schermaglie affilate e provocazioni al peperoncino la spy story finisce per tingersi di rosa.
Con Marco Malvaldi, Giulia De Biase
Appassionare allo studio è uno degli obiettivi primari di un bravo professore. Anche quando si tratta di una disciplina (apparentemente) ostica come la chimica. È ciò che fa da sempre il prof Marco Malvaldi nelle sue ore di lezione, spiegando come atomi e molecole si incontrano negli oggetti che maneggiamo ogni giorno (come una matita) o che sarebbe meglio non maneggiassimo mai (come la nitroglicerina). In dialogo con Giulia De Biase, Malvaldi racconta tecniche e strategie per far in modo che lo studio della chimica insegni molto più di formule e reazioni, offrendo occasioni di crescita.
Con Walter Veltroni, Pietrangelo Buttafuoco
Con Gianluca Attanasio, Alessandro Ponti, Riccardo Rossotto
Il miglior rimedio contro le paure, gli incubi, le angosce di questo inizio del III millennio è la speranza: non quella illusoria o velleitaria, ma quella che si declina con delle condotte attive mirate a ridurre le solitudini, gli abbandoni, l’ansia che stanno colpendo soprattutto le nuove generazioni. Offrire una speranza di una vita migliore significa anche immaginare un modello di ridistribuzione del reddito diversa, più virtuosa, meno penalizzante per le classi meno abbienti. Da queste premesse, abbiamo individuato alcuni esempi concreti di progettualità che hanno già avviato o stanno per avviare percorsi di inclusione, di “porte aperte” regolamentate, di solidarietà, di rottura di questo insopportabile egoismo. Dobbiamo farci carico tutti della responsabilità sociale di vivere in un mondo in cui la pace e la coesione sociale non siano parole prive di contenuto, ma concreti obiettivi da raggiungere per migliorare le nostre vite.
Con Aldo Grasso
Con Silvano Fuso, Marco Pruni
Nel pensiero religioso sono costantemente presenti il desiderio di sopravvivere alla propria morte e la speranza di ricongiungersi un giorno con le persone care scomparse. Ogni discussione sull’esistenza di una vita dopo la morte esula però dall’ambito scientifico, appartenendo a quello prettamente metafisico.Lo spiritismo tuttavia è un insieme di credenze in cui non ci si limita a sostenere l’esistenza di una vita ultraterrena, ma si afferma la possibilità da parte dei vivi di entrare in comunicazione con le “anime” dei trapassati.A differenza delle questioni tipicamente metafisiche, le affermazioni dello spiritismo possono quindi essere analizzate con gli strumenti tipici della scienza in quanto fanno riferimento a fenomeni che, se reali, rientrano nell’ambito empirico. Di conseguenza è perfettamente legittimo porsi le seguenti domande. Esistono prove scientificamente accettabili della possibilità di comunicare con l’aldilà? Esistono individui, dotati di particolari sensibilità, in grado da fungere da medium tra viventi e defunti? Durante le sedute spiritiche avvengono davvero fenomeni straordinari che sembrano violare le leggi di natura?La storia dello spiritismo mostra come ogni presunto contatto con l’aldilà sia in realtà frutto o di auto-illusioni o, peggio, di trucchi deliberati per ingannare chi è profondamente segnato dal dolore. In tal senso il ruolo degli illusionisti è stato prezioso per smascherare impostori e ciarlatani.La conferenza offre al pubblico un excursus storico sullo spiritismo e, con l’aiuto di un illusionista professionista, verranno mostrati fenomeni apparentemente inspiegabili, ma in realtà frutto di abili ed efficaci trucchi.
Con Viola Graziosi, Giuseppe Dipasquale
Andrea Camilleri e la sua idea di teatro, le sue esperienze di regia, le lezioni, il rapporto con generazioni di giovani allievi. Una narrazione scorrevole tra ricordi, discussioni teoriche, esempi di messa in scena si snocciola in questa appassionante conversazione tra il Maestro e Giuseppe Dipasquale, suo allievo all’Accademia Silvio d’Amico poi regista e autore teatrale.Il teatro certamente è un libro di conversazioni. Gli interlocutori sono un ex e devoto allievo dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico, il regista Giuseppe Dipasquale, e il suo maestro di regia teatrale, Andrea Camilleri, con la sua sapiente e collaborativa sovranità. Discutono su quella che Camilleri chiama «dicibilità teatrale»: su come «trasformare le cose scritte in cose dette»; sulla teatralizzazione o trasposizione teatrale, in sostanza, di testi narrativi dello stesso Camilleri o di Pirandello. Nel libro, la pulizia del dettato è pari alla profondità delle analisi. Dipasquale legge le opere di Camilleri, e Camilleri legge se stesso. Le letture a volte divergono. Ma Camilleri lascia sempre libertà di giudizio. Il maestro scava nei ricordi. «Noi avevamo davvero timore delle critiche che potevano decretare il successo o l’insuccesso di uno spettacolo. Ora, purtroppo, è un mero resoconto della serata… Questo, se vogliamo, avviene anche in letteratura dove abbiamo i recensori e i critici. Ecco, una volta i critici erano davvero critici e basta»; opportuni sempre, anche quando stroncavano. Si può leggere il libro come un discreto e suggestivo scorcio biografico. Non è nata la prima, inarrivabile biografia della letteratura europea, la settecentesca Vita di Samuel Johnson scritta da James Boswell, dall’elaborazione delle conversazioni del grande critico letterario trascritte dall’inseparabile biografo?
Con Paolo Crepet, Assia Neumann Dayan
Dove sono finite oggi le nostre emozioni? Assia Neumann Dayan con Paolo Crepet, a partire dall’ultimo libro dello psichiatra, ci aiutano a rispondere a questa domanda che non è solo un esercizio retorico, ma un interrogativo necessario. In un mondo che continua a girare in equilibrio instabile e precario, guerre, migrazioni epocali e nuove emergenze ci spingono a credere che l’unica modalità per sopravvivere sia cedere alla negazione e alla paura che ci condannano all’indifferenza o alla paralisi, relegandoci in una solitudine che accomuna giovani e adulti, vecchi e bambini. con il rischio sempre più concreto di diventare insensibili. Ma, per chi lo volesse cercare, l’antidoto c’è. È l’empatia.
Con Guido Barbujani, Mario Tozzi
Con Piergiorgio Odifreddi, Marcello Flores, David Parenzo
A partire dal dopoguerra si è consolidato in Italia il mito degli Stati Uniti e dei soldati americani come “liberatori”. E in realtà, lo sono stati, dal momento che hanno contribuito a liberare l’Europa dal nazifascismo. Eppure la politica estera degli USA, a partire dalla guerra del Vietnam, ha spesso dato mostra di modi arroganti e violenti che hanno consentito loro di farla da padroni sul resto del mondo: sfruttamento economico, embargo commerciale, occupazione militare…Ma allora qual è la vera faccia dell’Occidente?
Con Severino Salvemini
Da più di vent’anni l’Acquario di Genova studia l’ecologia dei coralli tropicali nelle proprie vasche e in natura e, in collaborazione con l’Università Milano-Bicocca, ha sviluppato nuove tecniche per la cura e il ripristino delle scogliere coralline. Le nuove tecniche vengono testate sia in Italia, presso l’Acquario di Genova dove ha una sua sede il MaRHE Center, il Centro di Ricerca e Alta Formazione che l’Ateneo milanese ha istituito alle Maldive nel 2009, sia direttamente in natura alle Maldive.
Con Michela Ponzani, Mirella Serri
A volte capita che gli intramontabili classici della letteratura o i grandi libri del presente facciano capolino quasi per caso nelle nostre vite e poco alla volta si impongano a noi con interrogativi a cui non si può far finta di non rispondere: la letteratura allora diventa un linguaggio che accomuna tutta l’umanità, un pretesto per farci crescere umanamente e trasversalmente tutti, un’occasione per renderci persone con un’identità e una complessità che merita attenzione e rispetto.
Con Maurizio de Giovanni, Rosangela Bonsignorio
Con Davide Lorenzo Palla, Cristiana Castellotti, Francesco Pacifico
Con Elena Stancanelli, Giorgio Manzi
Se si domanda qual è la cosa che rende la vita meritevole di essere vissuta, quasi tutti risponderanno l’amore. E come contraddirli? Ma è possibile che persino l’amore perda la sua forza ai tempi del black mirror. La salute mentale degli adolescenti è fortemente minacciata da quel surrogato della vita che si vive dentro il nostro il telefono. I danni, profondi e misteriosi, accelerati dal Covid. sono evidenti, ma l’umanità può ancora salvarsi, ha ancora tutte le risorse, sia scientifiche sia tecnologiche. Ma la portata della sfida è soprattutto culturale; e la vittoria è garantita se si dà pieno valore a quello strumento di istruzione che è la scuola, che deve educare alla speranza, a riprendere il cammino, a dirsi di nuovo che all’amore serve una vita e alla vita serve un’avventura, fatta di sbucciature, sbagli, solitudine, ma anche di meraviglia.
Con Massimo Temporelli, Rodolfo Zunino
L’evoluzione umana è segnata da un cammino fatto di progressi ed errori, balzi in avanti e passi indietro. Ma dove ci porteranno le scoperte scientifiche? C’è ancora spazio per un futuro pieno di speranza? Come riusciremo a supereremo le grandi sfide ambientali della nostra epoca? Vivremo davvero in città smart? Sconfiggeremo l’inquinamento grazie ad alberi robotici? Costruiremo ascensori spaziali? Mangeremo farina di grilli? Attraversando idealmente un decennio per volta, andremo alla scoperta del nostro futuro fino al 2080.
Con Paolo Valentino, Beppe Severgnini
Bruxelles è diventata la città simbolo e metafora della costruzione europea. Tra i grandi e tragici eventi del passato e gli aneddoti politici più curiosi raccolti in interviste inedite, Paolo Valentino e Beppe Severgnini compongono, a partire dall’ultimo libro di Valentino, il grande affresco di una metropoli che è specchio e punto di riferimento del «miracolo» dell’Unione, dove l’Europa ha imparato a parlarsi e a litigare senza farsi la guerra. Ma sarà ancora così? Un’inchiesta unica e rivelatrice sulla nostra capitale d’Europa.
Con Giovanni Mari, Luigi Cantamessa
Con Luigi Merlo, Fausto Caprini, Furio Garbagnati
Con Guido Barbujani
Nell’Ottocento, a parlare del futuro sono stati soprattutto scrittori, come Jules Verne, molto meno gli scienziati, per la nota riluttanza di questi ultimi a fare previsioni. Tuttavia qualcuno ci ha provato: un poco Charles Darwin e poi Malthus, Lombroso, Niceforo: con alterna fortuna, come vedremo.
Con Laura Fumagalli, Stefano Rossi
Se i media ci raccontano quotidianamente una realtà dominata da una forte insicurezza geopolitica, ambientale, tecnologica, in cui il futuro si profila nero e quasi apocalittico, come è possibile preservare le nuove generazioni da sentimenti di ansia e pessimismo? Qual è il compito degli adulti nel loro ruolo di genitori e educatori? Com’è possibile recuperare la speranza, intesa come fiducia verso il futuro? Quali sono le strategie da mettere in campo per recuperare il desiderio di sfidare le nuove occasioni per costruire un futuro possibile? Un incontro per genitori e educatori che è un invito a guardarsi dentro per intraprendere un percorso coraggioso di speranza per noi stessi e per le nostre ragazze e i nostri ragazzi.
Con Tina Montinaro, Stefania Auci
Dopo la strage di Capaci, in cui ha perso la vita suo marito, Antonio Montinaro, capo pattuglia della scorta del giudice Giovanni Falcone, Tina Montinaro è rimasta a Palermo «perché – dice – non ero io a dovermene andare da questa città, ma erano loro, i mafiosi, a doverlo fare». E da quel giorno ha iniziato a girare per le scuole e le piazze di tutta Italia per raccontare la storia di suo marito e degli agenti di scorta. Poi ha scritto un libro “Non ci avete fatto niente” per raccontare soprattutto ai più piccoli come si possa perdere tutto e continuare a dire: «Io sono stata fortunata». Con Stefania Auci, Tina condividerà con il pubblico del Festival il suo sentimento di speranza, perché è nel dolore di un’infanzia vissuta senza genitori che ha trovato la chiave per vivere quello che è arrivato dopo.
Con Alessandra Perrazzelli, Francesco Profumo, Severino Salvemini
Con Alessandro Barbero
Con Alessia Gazzola
Effetto nostalgia? Effetto rassicurante dei tempi andati a fronte di una contemporaneità dominata da tensioni geopolitiche e sociali? Oppure c’è anche una ragione più sotterranea: è possibile che nelle altre epoche storiche gli autori trovino maggiore libertà narrativa e di espressione?
Con Mario Tozzi
All'inizio del Terzo millennio i sapiens dominano il pianeta Terra grazie a un'apparecchiatura tecnologica extracorporea che non teme confronti, ma che dipende dallo stesso pianeta che contribuisce a saccheggiare. L'assalto alle risorse, l'impoverimento della vita, la crisi del clima sono più che minacce concrete, perché allora i sapiens non sembrano preoccuparsene?
Con Serse Cosmi, Lorenzo Dallari, Luigi De Siervo, Aldo Grasso
Radio TV Serie A è la prima esperienza di questo tipo per una Lega sportiva europea. In neppure un anno di vita è diventata un fenomeno di successo, studiato a livello internazionale. A illustrarlo il direttore Lorenzo Dallari, Serse Cosmi, ex allenatore di Serie A e oggi apprezzato opinionista dell’emittente e Luigi De Siervo amministratore delegato della Lega Serie A.
Con Beatrice Mautino, Dario Bressanini
Funziona? Fa male? È naturale? Contiene additivi? Queste sono solo alcune delle domande che Dario Bressanini e Beatrice Mautino ricevono ogni giorno sui loro profili social. Che si parli di cibo o di cosmetici o di integratori, le preoccupazioni e le aspettative che abbiamo nei loro confronti sono le stesse e hanno a che fare sia con la diffidenza che abbiamo nei confronti delle istituzioni e di ciò che percepiamo come artificiale, sia con la speranza che riponiamo, invece, nelle soluzioni semplici. Spesso troppo semplici per essere vere.
Con Michela Ponzani, Federico Fubini
Una storia di resistenza antifascista, una testimonianza di resilienza antidittatoriale, quella di cui è protagonista Niccolò Introna, un dirigente di settantacinque anni della Banca di Italia che quando, nel settembre del 1943, un manipolo di ufficiali nazisti entra in palazzo Koch per requisire tutto l’oro della Banca d’Italia, decide di opporsi e organizza un sofisticato inganno per impedire ai nazisti di trafugare la ricchezza degli italiani. Federico Fubini, che ha avuto accesso alle circa ottantamila pagine di documenti che il funzionario accumulò per tutta la vita, racconta la vicenda con il sostegno della storica Michela Ponzani affinché la storia di Introna, le sue lotte antifasciste, la sua caparbietà contro i nemici trasmettano speranza all’Italia di oggi.
Con Luca Bottura, Pierluigi Pardo
Con Luca Bottura
Non è trascorso molto tempo da quanto il Cavaliere esportava nel mondo un modello di Italia a immagine e somiglianza sua e della sua azienda: il capitalismo muscolare, in cui bilanci, politica, gnocca, democrazia, media, vocazione autoritaria, blandizie, minacce, joie de vivre, joie di non pagare le tasse convivevano in un ecosistema meraviglioso nel quale i poveri, distratti da ciò che conta davvero, votano per i ricchi. È cambiato qualcosa da allora o viviamo sempre nella stessa Italia?
Con Sara Rattaro, Severino Salvemini
Marie Curie fin da giovane rifiuta il destino di moglie tradizionale confinata tra le mura domestiche e sceglie l’amore per la scienza che la guiderà con tenacia lungo un percorso che la porterà a confrontarsi con l’ostilità dell’ambiente scientifico maschilista e a conquistare ben due premi Nobel in un’epoca che fatica ad accettare il genio femminile. Sara Rattaro, in dialogo con Severino Salvemini, ricostruisce la figura di una donna prodigiosa che osa e sfida il mondo. Confermando la speranza che tutto è possibile.
Con Marcello Flores, Miguel Gotor
Miguel Gotor e Marcello Flores dialogheranno sugli Anni Settanta, non visti (solo) come gli anni di piombo, delle stragi e del terrorismo, ma anche come gli anni delle lotte per i diritti civili (divorzio e aborto), del lavoro (Consigli di fabbrica), della medicina e psichiatria alternativa (Legge Basaglia 1978), del femminismo, del nuovo diritto di famiglia e delle 150 Ore.
Con Stefania Auci, Lorenzo Baglioni
Stefania Auci e Lorenzo Baglioni ci prendono per mano e ci accompagnano in un colorato viaggio nei meandri della scuola italiana. Tra registri elettronici e programmi infiniti, colloqui genitori e aule insegnanti, compiti in classe e chat genitori. Una riflessione profonda e scanzonata sul ruolo della scuola nella nostra società, tra chiacchiere, monologhi e canzoni, proprio come fosse un musical. Ma non siamo a Broadway, siamo a Camogli!
Con Luca Bottura, David Parenzo
Con Stefano Allievi, Andrea Riccardi, Federico Fubini
Nuove presenze, nuove cittadinanze. Gli immigrati tra integrazione sociale e percezione conflittuale. Come gestire la sfida delle migrazioni, tra demografia e lavoro, istruzione e religione, migrazioni in ingresso e in uscita.
Con Alessandro Barbero, Stefano Massini, Danco Singer
Con Roberto Zaccaria, Vincenzo Roppo
Con Gerry Scotti, David Parenzo
Con Luigi Ferraris, Federico Fubini
Con Antonio Scurati, Massimo Giannini
Un incontro tra l’attualità e le ombre della nostra storia recente.In questa occasione sarà proiettato il teaser ufficiale del film biografico in otto parti “M – Il Figlio del Secolo” presentato in anteprima al Festival del cinema di Venezia il 5 settembre e distribuito da Sky la prossima primavera.Un film che non analizza tanto le origini del fascismo quanto immerge lo spettatore direttamente nel bagno di sangue, sudore e testosterone maschile che ha dato origine al cultoattorno all’uomo che i suoi seguaci chiamavano duce.“Il motivo per cui ho iniziato a scrivere su Mussolini tanti anni fa è stato perché sentivo l’urgente di rompere quello che chiamo il paradigma della vittima” ha detto Antonio Scurati. “Sono pienamente convinto che l’Italia e l’Europa non faranno mai i conti con il fascismo se trascuriamo di affrontare un fatto fondamentale: eravamo fascisti. Tutti noi siamo stati sedotti. Dobbiamo sentirci responsabili di quel capitolo della nostra storia”.
Con Alberto Diaspro
La fiduciosità “aleatoria” della speranza e la “concretezza” dell’aspettativa si mescolano con la mediazione dell’intelligenza, naturale o artificiale che sia. L’intelligenza futura è riconoscibile nei segni lasciati dal passato. Il cervello elettronico di Von Neumann sviluppa una intelligenza di precisione che nella visione di Ada Lovelace gli permette di snocciolare una serie di Fibonacci o di realizzare un arazzo o una poesia, o di preparare una ottima crema pasticcera come Igino Massari sa fare. È l’umano che costruisce una macchina intelligente per comprendere la propria intelligenza e proiettarla nel futuro. L’intelligenza futura è quella che da Hedy Lamarr a Rosalind Franklin ci permette di realizzare dispositivi “intelligenti” capaci di farci sviluppare un pensiero nuovo. È intelligenza futura quella di una transizione di fase solido-liquido che fa diventare un tumore solido liquido, che sblocca un ingorgo o che permette di realizzare un perfetto Negroni sfidando la complessità con semplicità? La pila di Volta sarebbe solo un dispositivo elettrico se Maxwell non avesse scritto le equazioni delle onde elettromagnetiche, la relazione spazio tempo cara ad Einstein sarebbe rimasta al palo senza le geometrie non euclidee e ChatGPT potrebbe trasformarsi in un pappagallo se non si svilupperà una nuova matematica. Intelligenza futura è il “punctum” della speranza, oltre ogni ragionevole aspettativa. Non vi sembra di sentire Humphrey Bogart: È l’intelligenza, bellezza! Che poi, “oltre l’orizzonte del luogo in cui vivevamo da giovani, in un mondo di magneti e miracoli, i nostri pensieri vagavano costantemente e senza confini” (Pink Floyd, High Hopes 1994).
Con Silvia Ferrara
Esistono invenzioni che ci vengono quasi suggerite dalla natura, dall’invito all’uso dettato da leggi fisiche, come la ruota per la trazione e il movimento, la corda per tessere e legare, la lama per incidere o tagliare. Sono invenzioni quasi intuitive. Oggi parliamo, invece, di un’invenzione molto diversa da queste, che non ha nulla a che vedere con le leggi fisiche, ma con la nostra cultura, e la nostra capacità di creare simboli, con la nostra capacità, innata e irresistibile, di comunicare. Per spiegare quest’invenzione facciamo un breve giro intorno al mondo e poi atterriamo nel recesso più profondo del Pacifico, sull’isola di Pasqua, a scoprire i suoi petroglifi, le sue statue moai, a rivelare sorprese inaspettate, a rincorrere una speranza, anzi due, e a svelare un mistero. Perché gli esseri umani sono molto più creativi e inventivi di quello che pensiamo.
Con Telmo Pievani
Intrecciando scienza, filosofia e letteratura, suggestionato dalla ricerca del libro dei libri che contiene le risposte ai misteri fondamentali della vita e dall’idea del morfospazio, lo spazio combinatorio ideale di tutti gli animali e di tutte le piante possibili, Telmo Pievani si chiede: qual è il senso, per la scienza, di immaginare mondi che non esistono per spiegare la realtà? Guidandoci attraverso Babele tra le fantasie letterarie di Borges e Italo Calvino, lo scrittore ci mostra quanto è vasto e sconosciuto il mondo del possibile che non si è ancora realizzato.
Con Neri Marcorè, Domenico Mariorenzi, Anaïs Drago
In “Doppia coppia” Neri Marcorè si propone in un’inedita formazione composta dall’ inseparabile amico Domenico Mariorenzi, polistrumentista – già presente nelle scorse edizioni del festival della Comunicazione a fianco di Marcorè – Anaïs Drago, violinista, e Chiara Di Benedetto, violoncellista, per reinterpretare una serie di canzoni note e meno note che andranno a formare una colonna sonora da scoprire o nella quale riconoscersi, anche perche molte di esse verranno tratte dal prezioso repertorio di Fabrizio De André.