di Autori vari
Con Renzo Piano
Nella sua lectio magistralis, l’architetto e senatore a vita Renzo Piano ci mostrerà la sua visione del nuovo ambiente urbano e del rapporto che intercorre fra architettura e società, di cui ci ha dato accenno nelle sue recenti parole: «Nella società i grandi cambiamenti non li fanno gli architetti, ma l’architettura ne è specchio fedele, quando riesce a trasformarli in simboli visibili, in macchine perfette ed umane che fanno avanzare la civiltà dei comportamenti in una direzione equa e condivisibile».
Con Relja Lukic, Gustavo Zagrebelsky
La musica è espressione di sé, energia creativa, disciplina e impegno, capace di farsi, quando occorre, veicolo di alti valori e lingua di contestazione. Ma è anche linguaggio che consente di comunicare cose alle quali altri linguaggi non arrivano. Conoscere linguaggi significa comunicare e chi conosce più linguaggi è, per così dire, più cittadino.
Con Edoardo Garrone, Gabriele Galateri di Genola, Francesco Profumo, Federico Fubini
Con Roberto Cotroneo, Paolo Giordano
Con Pietrangelo Buttafuoco, Mario Incudine, Antonio Vasta
Non una semplice presentazione, bensì un viaggio dentro il libro di Pietrangelo Buttafuoco I baci sono definitivi. Un succedersi di storie lette e prima ancora rubate dall’autore nel suo viaggio giornaliero in metropolitana, treno o aereo. Tra una lettura ed un’altra, il poliedrico e versatile Mario Incudine, accompagnato dall’inseparabile maestro Antonio Vasta, rende magico ciò che già risultava fantastico. Ad ogni racconto una canzone, ad ogni canzone un’emozione, ad ogni emozione un altro viaggio.
Dell’ingegno multiforme di Umberto Eco si è ricordato molto ma non tutto. I colleghi accademici che gli sedevano a fianco nei più solenni consigli di facoltà ricordano i suoi giochi di parole, gli anagrammi dei titoli dei film e delle opere dei filosofi, le poesie monovocaliche, i palindromi, gli antipodi … Chi gli era vicino quando più profondamente era immerso nei massimi problemi della semiotica sa come si lasciasse facilmente distrarre da una barzelletta. Le battute di spirito gli venivano spontanee in qualunque momento, come immediata affiorava alla sua prodigiosa memoria la mossa vincente a Scarabeo. Il lato giocoso di Umberto é meno noto delle sue serissime riflessioni sul perduto trattato aristotelico sulla commedia ma forse è lì che risalta più evidente il suo genio.
Cicerone, il grande oratore e politico romano, aveva fama di essere l’uomo più spiritoso dell’antichità. Umberto Eco, il serissimo studioso di San Tommaso, semiologo, romanziere, bibliofilo, faceva posto nella sua sterminata memoria alla più completa raccolta di barzellette del secolo. Ci raccontano il suo precoce umorismo due amici di infanzia e di gioventù e di tutta la vita, Gianni Coscia e Furio Colombo. I suoi allievi e poi colleghi, Valentina Pisanty e Riccardo Fedriga, ricordano qualcuna delle sue infinite battute di spirito. Roberto Cotroneo, Paolo Fabbri, Maurizio Ferraris, Marco Santambrogio, vecchi amici e colleghi, descrivono i momenti più impensati in cui lo hanno visto ridere e giocare con le parole. Tutti concordano che la Settimana Enigmistica non ha mai avuto lettore più attento.
Con Furio Colombo
Di immigrazione si parla molto, nelle cronache dei giornali e in tv, nei dibattiti pubblici e nelle discussioni private. Eppure molte domande sull’argomento restano ancora senza risposta. Da dove arrivano, e cosa cercano, i migranti che tentano la via del Mediterraneo? Cosa sono, e come si diffondono, le fake news sui flussi migratori? Quali sono i limiti e le responsabilità delle politiche italiane ed europee sull’accoglienza? A partire dal suo ultimo libro, Clandestino (La nave di Teseo), Furio Colombo tratterà, con l’intensità e il rigore del grande giornalista, uno dei temi più caldi del nostro tempo, evidenziandone le incongruenze e i paradossi e sfidando il politically correct con la forza delle idee e della ragione.
Con Salvatore Aranzulla, Maurizio Ferraris, Marco Santambrogio
Il fattore tempo ha mutato radicalmente il nesso tra scienza e vita quotidiana: i dilemmi etici aperti dalla “crescita” di umanoidi riguardano in realtà tutta la nostra civiltà. Il rapporto tra ricerca scientifica e società ha bisogno di un primo comandamento etico: lotta all’ignoranza e alle politiche che la sostengono.
Con Carlo Freccero
Usiamo la parola “visioni” in due sensi . Da un lato la visione è , in senso letterale, l’immagine della realtà che ci rimandano i nostri sensi, nello specifico la vista . Dall’altro la visione è ,in senso figurato, un’ipotesi culturale . Si va da una visione del mondo così com’è ad una interpretazione in senso utopistico dove la “visione” anticipa un modello auspicabile di futuro. In entrambi i casi la visione è “vera”. Vera perché verificabile e vera perché auspicabile a livello politico e morale . Non è casuale quindi che per condizionarci la propaganda passi attraverso l’immagine : vera, contraffatta o rielaborata . Solo l’immagine ha l’impatto immediato di un enunciato che può verificare o falsificare le nostre convinzioni. Noi pensiamo quello che vediamo.
Con Luca De Biase, Evgeny Morozov
Negli ultimi anni, le Big Tech (tanto negli Stati Uniti quanto in Cina) si sono affermate come fonti al contempo di immensi profitti e di seri problemi politici e sociali. Le compagnie che in passato si sono specializzate quasi esclusivamente nella pubblicità e nel commercio online stanno ora estendendo il loro potere in settori come trasporti, educazione, salute ed energia; molte di queste nuove attività sono nate e si sono sviluppate enormemente grazie alle tecnologie di intelligenza artificiale, che oggi sono nelle mani quasi esclusivamente delle Big Tech. I policy makers, in particolar modo in Europa, sono sempre più chiamati a rompere i rapporti con queste imprese, anche se tanto Washington quanto Pechino le vedono come le punte di diamante delle loro economie. Che ne sarà delle Big Tech? L’Europa sarà in grado di elaborare una strategia efficace a riguardo? E quali implicazioni politiche ed economiche avrà tutto questo?
Con Paolo Fabbri
L’epidemia dei fake e i vicoli ciechi della loro verifica ha riproposto la questione più generale degli Esperti nei sistemi decisionali politici ed economici della “seconda modernità”. A differenza dell’intellettuale e dall’accademico, il Comunicatore Esperto pretende all’oggettività nella gestione dei rischi naturali e sociali, anche se è legato ad un mercato e agli interessi di un pubblico. Nonostante gli equivoci e i fallimenti, la “consultocrazia” è una delle componenti più incontrollate e conflittuali della comunicazione contemporanea e una fonte inesausta della babele dei socialmedia. E’ necessario allora riflettere ai diversi livelli di expertise quotidiana e tecnica che ci richiedono oggi le forme di vita: dal voto ai vaccini, dall’impatto della natura alle previsioni economiche, dalla correttezza dell’informazione, ai sondaggi, alle crisi domestiche.
Con Andrea Riccardi
Con Davide Oldani, Pierluigi Pardo
Uno chef stellato e un giornalista sportivo con la passione per il bon vivre: una strana coppia che ha dato vita a Mangia come parli, programma di cucina e cultura del cibo in onda su Radio 24. La conoscenza delle materie prime e dei prodotti di stagione, le tradizioni culinarie, i consigli gastronomici: Davide Oldani e Pierluigi Pardo ci daranno le loro singolari visioni di vita e di cucina. Il tutto condito con grande ironia.
Con Marco Bardazzi, Marco Gobbi, Luca De Biase
Con Stefano Massini
La visionarietà è spesso limitrofa all’utopia, è sinonimo di sferzanti ironie da parte dei conformisti, tranne poi mostrarsi come il vero sale del progresso. E se questo isolamento sociale delle menti geniali è un tratto che ricorre in ogni epoca, allora cos’altro accomuna i visionari nel corso dei secoli? Proverà a dare una risposta questo excursus fra figure inattese e spiazzanti, scelte come simboli di altrettante rivoluzioni. Forte della notorietà anche televisiva ottenuta con i suoi racconti ogni giovedì sera a “Piazzapulita” su La7, Stefano Massini torna a Camogli con le sue narrazioni letterarie e mitologiche, intrise di una vivissima umanità.
Con Pif, Silvia Truzzi, David Parenzo
L’amicizia al femminile. L’amicizia tra uomo e donna. L’amicizia avvicina mondi lontanissimi, intreccia le storie più improbabili, e rivela di noi molto più di quanto non ci aspetteremmo, tra visioni, desiderio e realtà. Dialogo a due voci con Silvia Truzzi e Pif. Modera David Parenzo.
Con Marco Massarotto
Uno scenario su come social media e smartphone stanno trasformando il rapporto dei leader di oggi con i loro sostenitori e detrattori. Un’analisi sull’uso delle piattaforme digitali da parte dei protagonisti del momento, politici e non solo, italiani e internazionali. Una classifica per capire chi sono davvero i digital leader.
Con Francesco Greco, Federico Rampini, Danco Singer
Nella grande trasformazione tecnologica ed economica di questi (e dei prossimi) anni, sulle “regole”, che dovrebbero e, sempre più, dovranno regolare i rapporti tra il mondo delle imprese, i cittadini e le istituzioni, si addensa una nebbia che occorre diradare.
Con Massimo Recalcati
Cosa significa leggere? Cosa facciamo quando apriamo un libro? In che modo l’inconscio è implicato in quella che abitualmente definiamo “ lettura”?
Con Sergio Solero, Federico Ferrazza
Come possiamo continuare a far muovere le persone da un punto all’altro in un mondo sempre più congestionato? Quali forme di mobilità nasceranno per le megacities? Che risorse utilizzeremo e quali sistemi di propulsione adotteremo per spostarci in futuro? Come la rivoluzione digitale cambierà le nostre vite? Quali saranno le prossime pietre miliari della tecnologia? Quando le auto guideranno da sole? Riflessioni e spunti sul mondo che verrà.
Con Alessia Gazzola, Ivan Cotroneo, Rosangela Bonsignorio
Scrivere una storia è un viaggio solitario attraverso idee, emozioni e immagini. Se le storie vengono tradotte da linguaggio scritto a linguaggio per immagini, chi le ha concepite deve cambiare anche la propria visione. Partendo dalla loro esperienza di scrittori e sceneggiatori, Ivan Cotroneo e Alessia Gazzola parleranno del passaggio da immaginazione individuale a immaginazione collettiva.
Con Guido Barbujani, Telmo Pievani
Secondo un diffuso pregiudizio saremmo bianchi, neri o gialli, ma in realtà sono settanta geni i geni che determinano quanto pigmento c’è nelle nostre cellule, per non parlare dei fattori ambientali (al sole ci si abbronza). Lo studio del DNA ha permesso di ricostruire come è cambiato, nel corso di milioni di anni, il colore delle nostre pelli, e ha riservato parecchie sorprese.
Con Mario Calabresi
Con Aldo Grasso, Monica Maggioni
Con Carlo Cottarelli, Luciano Fontana
Con Aldo Cazzullo, Pierluigi Pardo
Con Paolo Crepet, Monica Guerritore
Un reading-spettacolo sulla più grande emergenza odierna: il coraggio.
Con Michele Serra
Con Roberto Cingolani
Con Sergio Romano, Carlo Rognoni
Perché la società internazionale è sempre più litigiosa e insicura. Islam radicale, l’annosa questione di Israele e della Palestina, l’attivismo imperiale della Russia di Putin, la sfida cinese e l’effetto Trump. E l’Europa?
Con Piergiorgio Odifreddi
Le parole che caratterizzano la matematica sono “teorema” e “teoria”. Appropriatamente, visto il tema di questo festival, entrambe derivano da una radice greca che significa “visione”. I matematici “vedono” dunque i propri teoremi e le proprie teorie. A volte in maniera letterale, come succedeva al genio indiano Srinavasi Ramanujan, protagonista del recente film “L’uomo che vide l’infinito”. Altre volte in maniera metaforica, come si usa nelle domande retoriche che spesso si fanno in italiano (“vedi?”) e in inglese (“you see?”). Poiché però, per quanto riguarda la matematica, la risposta è quasi sempre negativa, cercheremo di “aprire gli occhi” al pubblico mostrandogli qualche esempio visibile di teorema e di teoria.
Con Massimo Caccia
Una panoramica sull’esplorazione marina in due dei luoghi più fragili e cruciali del nostro Pianeta – Artico e Antartide – attraverso le grandi campagne di robotica polare del CNR, dalle isole Svalbard in Norvegia, alla Baia Terra Nova sul Mare di Ross, in Antartide.
Con Evgeny Morozov, Francesca Bria
L’aggettivo smart è la quintessenza dell’era digitale in cui viviamo, che ha promesso così tanto ma mantenuto così poco. Tutto sembra essere “intelligente”, dagli spazzolini da denti fino alle città, quelle smart city che nell’ultimo decennio hanno conquistato l’immaginario collettivo e plasmato il lavoro di urbanisti, funzionari, politici e intere industrie. Sono però molte anche le critiche: lo scollegamento con i problemi reali della gente, la ricerca tecnocratica del dominio sulla nostra vita urbana, l’ossessione per la sorveglianza e il controllo, l’incapacità di pensare in modi che mettano i cittadini (invece che le aziende o gli urbanisti) al centro del processo di sviluppo. A partire dal loro ultimo libro, Ripensare le smart city (Codice, 2018), Francesca Bria ed Evgeny Morozov racconteranno come le smart city stanno riplasmando il paesaggio tecnologico delle nostre città.
Con Giovanni Allevi, Luca De Biase
A partire dal suo ultimo libro, L’equilibrio della lucertola (Solferino), Giovanni Allevi ci farà esplorare, con la leggerezza e l’ intensità che lo contraddistinguono, alcuni concetti propri della musica come della vita: equilibrio e smarrimento, simmetria e bellezza. Per risvegliare in noi quella capacità che tutti abbiamo dentro: ascoltare noi stessi e rigenerarci.
Con Valentina Pisanty, Sergio Luzzatto
Tragicamente privati di una famiglia, di una casa, di una lingua, nell’Europa (e nell’Italia) della Liberazione i più giovani fra i sopravvissuti della Shoah videro dischiudersi davanti a loro, grazie agli emissari sionisti, la prospettiva di un futuro in Palestina. Ma dopo la guerra d’indipendenza del 1948, la visione di un nuovo Israele avrebbe finito per tradursi, nella Terra promessa, anche in nuovi (e brutali) rapporti di forza.
Con Hilary Pagnotta
Lo sviluppo della tecnologia e soprattutto della tecnologia umanoide ha da sempre diviso l’opinione pubblica. L’idea comune è che i robot sostituiscano e sostituiranno sempre di più l’uomo. Ma è veramente così?
Con Brunello Cucinelli, Cinzia Leone
Con Stefania Operto
Uno spazio di riflessione interattivo che coinvolge il pubblico con modalità partecipative e inaspettate che vanno oltre il racconto. Nao, tra i social robot più famosi al mondo, sarà protagonista di un dialogo sorprendente che dimostrerà quanto parlare con un robot possa essere naturale.
Con Gad Lerner
Con Gabriele Muccino, Severino Salvemini
Con Luca De Biase, Alessandra Perrazzelli, Severino Salvemini
Fino a pochi anni fa si pensava che il destino del capitale nel XXI secolo fosse nello sviluppo del capitale finanziario (Thomas Piketty, Il Capitale del XXI secolo). Ma con i Big data non è più così: il capitale documediale (definiamo così la somma prodottasi negli ultimi anni tra una massa documentale senza precedenti e un flusso di media che non procede più uno-a molti ma molti-a-molti) integra al proprio interno non solo i flussi finanziari, ma gli orientamenti politici, lo stato di salute, i gusti estetici, le inclinazioni sessuali, le preferenze estetiche e culturali, le credenze religiose. Sarà questo il capitale del XXI secolo? E come si potrà ridistribuirlo attraverso nuove forme lavoro?
Con Aldo Cazzullo, Beatrice Luzzi
Un tributo al genio femminile, attraverso figure del passato e del presente, storie di grandi artiste e di figlie che salvano i padri o ne custodiscono la memoria. Donne che sanno sacrificarsi, guardare lontano, prendersi cura di ciò che le circonda, e per questo più dotate degli uomini per affrontare l’epoca grandiosa e terribile che ci è data in sorte. Il tempo sta finendo. È finito. Comincia il tempo in cui le donne prenderanno il potere.
Con Paolo Fabbri, Raffaele Simone
Con Roberto Cotroneo
Con Mario Tozzi
Con Piero Angela
Con Marco Travaglio
Che cosa rimane della campagna contro le presunte fake news del web, montata da politici sconfitti e da giornali e programmi tv che hanno diffuso per decenni le più grandi menzogne al servizio del potere. Storia della più grande bufala degli ultimi anni: la fake news sulle fake news. Cioè di una fake news al quadrato.
Con Mauro Bombacigno, Luca De Biase
Con Andrea Vitali
Con Aldo Cazzullo
Con Oscar Farinetti, Mario Peccerini
Nel libro “QUASI” di nuova uscita Farinetti, attraverso 71 pensieri, affronta la potenza dei sentimenti umani come generatori di felicità o infelicità. Tra i più importanti, la capacità di gestire l’imperfezione.
Con Vincenzo Roppo, Elisabetta Rubini, Paola Schwizer
Con Giorgio Zanchini, Simone Bemporad, Massimo Russo
Con Gherardo Colombo, Marco Travaglio, Maria Latella
Con Alberto Diaspro
Con Sofia Viscardi, Guglielmo Scilla (Willwoosh), Luca Leoni, Beppe Cottafavi
Con Gherardo Colombo, Gustavo Zagrebelsky
Con Massimo Montanari
Con Evelina Christillin, Annalisa Bruchi
Con Alessandro Barbero
La capacità di prevedere il futuro è strettamente legata alla conoscenza del nostro passato e caratteristica dell’uomo, diversamente da tutte le altre specie, è la sua capacità di visione, di immaginare un oltre possibile e di immaginarsi al di là del proprio contesto.
Il Premio Comunicazione 2018 è stato assegnato ad Alessandro Barbero, che, con la sua travolgente dialettica e la sua coinvolgente presenza scenica, ci guida alla riconquista della nostra memoria storica, offrendoci sempre una chiave di interpretazione originale, inconsueta e mai scontata nell’esplorazione del nostro passato e nell’interpretazione del nostro presente.