di Autori vari
Con Massimo Cacciari
Massimo Cacciari dedica la lectio inaugurale del Festival della Comunicazione 2021 a un binomio senza tempo, Conoscenza e coscienza, che ci traghetterà nell’essenza profonda del nostro essere e nel rapporto tra quello che siamo e quello che sappiamo, di noi e del mondo dentro e fuori di noi.
Con Aldo Cazzullo
Con Milo Manara, Severino Salvemini
Con Piergiorgio Odifreddi
Con Sofia Bignamini
Che cosa significa oggi nascere femmina e diventare donna? Con quali tappe una ragazza arriva a considerarsi adulta? Esiste una sorta di universale femminile che accomuna tutte, attraversando i secoli e oltrepassando ogni confine? Sofia Bignamini affronta questi interrogativi ascoltando le storie di donne di ogni età, intrecciando voci di dolore e di speranza, e assaporando il valore inestimabile della sorellanza, dove respira il sentimento di un noi solidale cui poter attingere sempre, nello spiccare i voli della vita, nel cercare il proprio posto nel mondo.
Con Piergiorgio Odifreddi, Annalisa Bruchi
Con Guido Barbujani, Giorgio Vallortigara
In anni recenti abbiamo assistito allo sviluppo tumultuoso delle neuroscienze, ma molti aspetti della vita mentale ci rimangono ignoti. Non abbiamo idea di quale sia il codice che consente di codificare i fatti dell’esperienza nel cervello. Al punto di vista tradizionale, che il codice vada cercato a livello di sistema, che sia legato cioè alla connessione tra le cellule, inizia a contrapporsi l’idea che possa essere di natura molecolare, interno alle cellule stesse, con interessanti implicazioni sul modo in cui dovremmo concepire la natura umana e il suo posto nel mondo.
Con Piero Angela
"Agli inizi del mio lavoro, quando cominciai a visitare laboratori e a intervistare ricercatori, mi colpì una risposta che veniva data sovente a una mia domanda: “Non lo so!”. Che bello! Nella vita quotidiana è ben difficile che, parlando a una persona del suo lavoro e delle sue competenze, risponda “Non lo so!”. Invece nella scienza è così: è quella (obbligatoria) distinzione tra i fatti e le opinioni, tra quello che si sa davvero e quello che non si sa ancora, che ha permesso la costruzione del grande edificio della conoscenza scientifica."
Con Maurizio Bettini
Nella Roma arcaica, ma anche nelle fasi successive della storia romana, la “parola parlata” esercitava un ruolo di straordinaria importanza nella produzione culturale: dalla poesia, al diritto, alla religione. Per lungo tempo a Roma l’esercizio del “conoscere” e quello dell’“ascoltare” furono molto più vicini, l’uno all’altro, di quanto possono essere oggi, in un mondo in cui la comunicazione passa attraverso i caratteri dell’alfabeto e l’incontenibile turbinio di immagini da cui siamo avvolti.
Con Maurizio Ferraris, Luisa Lavagnini, Luca De Biase
Con Stefano Massini
Quale storia ci racconterebbe la piazza centrale di una città, se potessimo intervistarla? Lo chiediamo a Stefano Massini, che presenta il suo primo podcast “Le piazze raccontano” che prova a rispondere proprio a questa domanda. Come? Ascoltando la voce della piazza, inventandosi un dialogo con lei, che viene presentata come un essere in carne e ossa, fiero di ricostruire fatti e misfatti di cui nei secoli è stata scenario.
Con Maurizio Decollanz, Cecilia Ferranti, Cristina Sivieri Tagliabue, Furio Garbagnati
Con Giorgio Pedrazzini, Andrea Federica de Cesco, Andrea Montanari, Francesco Bono
Gli italiani, complice la pandemia, hanno scoperto un nuovo amore, quello per il podcast. Nel 2020 erano 14 milioni di italiani in ascolto di podcast (+15% rispetto al 2019), Nielsen IQ presenta la nuova ricerca 2021 per Audible.it sul consumo di podcast in Italia.
Con Evelina Christillin, Carlo Cottarelli, Federico Fubini, Oscar Farinetti
Una questione di percezione, di comunicazione, ma anche di sostanza: per la ripresa post-Covid la differenza tra ottimismo e realismo può essere cruciale, ma lo è pure per le scelte di politica economica di lungo corso, e altrettanto per il mondo dell’imprenditoria. Quale strategia adottare, dunque?
Con Francesca Cappelletti, Serena Bertolucci, Emanuela Tarizzo
Con Mario Tozzi, Guido Barbujani
Quanto sono interrelate la storia della Terra e la storia dell’umanità? L’uomo è davvero la specie in cima alla piramide della vita? Con quale diritto ha conquistato questa posizione? L’utilizzo smisurato delle risorse dove ci porterà? Queste solo alcune delle domande a cui il genetista Guido Barbujani e il geologo Mario Tozzi, a partire dalla loro nuova serie podcast “La nostra grande storia” prodotta da Frame-Festival della Comunicazione in esclusiva per Audible provano a dare una risposta, in un dialogo avvincente, fatto di punti di incontro e di scontro, di curiosi aneddoti e nuove scoperte scientifiche.
Con Mario Calabresi, Nicola Lagioia
La città dei vivi è stato, per il mondo letterario italiano, come un “taglio” di Fontana per l’arte. Un fenomeno apparentemente isolato, l’efferato omicidio di Luca Varani, diventa paradigma di una città, il colore con cui dipingerne l’anima e l’abbandono in cui versa. Nicola Lagioia dialoga con Mario Calabresi sulle possibilità della narrazione del tempo presente, del male e della speranza.
Con Annalisa Bruchi, Evelina Christillin, Aldo Cazzullo, Pierluigi Pardo
Con Mario Tozzi, Max Casacci
Musica e parole di un pianeta ancora da scoprire e da proteggere. Parla la Terra, in prima persona.
Con Cinzia Leone, Severino Salvemini
Grazie a una serie di dipinti di musicisti jazz italiani e stranieri il curioso libro “Jazz Frames” incontra attraverso inquadrature non canoniche i maestri della musica jazz. Un saggio che combina le note musicali ai colori dolci e aggraziati dell’acquerello.
Con Guido Catalano
Spesso la vita non somiglia alle favole: è una cosa che tutti, crescendo, dobbiamo imparare. Un drago può spuntare dal nulla e, quando meno te l’aspetti, mandare il tuo universo a gambe all’aria. Ma non è il caso di abbattersi, perché proprio nei momenti più disperati, quando ci sembra che gli orchi e i draghi abbiano vinto e non ci sia più nulla da fare, in realtà una cosa da fare c’è sempre: possiamo riderci sopra, possibilmente insieme.
Con Fabrizio Roncone, Aldo Cazzullo
Nel suo libro “Razza poltrona” (Solferino) Fabrizio Roncone, firma del Corriere della Sera, racconta come il nostro Paese sia arrivato sull’orlo del baratro, spinto da una classe politica incerta e arrogante. In un’irresistibile carrellata di fatti, fattacci e ritratti al vetriolo, tra farsa e tragedia, l’autentica storia all’ultimo atto di questa Seconda Repubblica.
Con Giorgio Terruzzi, Roberto Olivi
Con Pietrangelo Buttafuoco, Fabrizio Roncone
Con Luca Mazzucchelli, Daniele Vecchioni, Giacomo Astrua, Matteo Soragna, Andrea Federica de Cesco
Trasformare una coda alle poste in un momento di apprendimento e sviluppo personale? Con il podcast si può. Ne parliamo con 5 autori di successo su Audible, che ci insegnano a sfruttare i preziosissimi “tempi morti” quotidiani per migliorarci, parlando alla nostra motivazione e spronandoci ad essere la migliore versione di noi stessi, semplicemente con un paio di cuffie nelle orecchie.
Con Fedele Usai, Federico Ferrazza, Massimo Bullo
Con Federico Fubini, Alessandra Perrazzelli
Perché un Paese come l’Italia, dotato di storia, cultura, bellezza, talento, spirito imprenditoriale, di una moneta di riserva internazionale, con libero accesso ai mercati mondiali e una solida rete di alleanze ha smesso di crescere negli ultimi trent’anni? Federico Fubini e Alessandra Perrazzelli attraversano la storia economica e sociale dell’Italia dal dopoguerra ad oggi alla ricerca delle cause di quell’arretratezza che ci trasciniamo dietro e che zavorra il decollo del paese verso una completa modernizzazione. Un assaggio della serie podcast prodotta da Frame-Festival della Comunicazione in esclusiva per Audible Originals.
Con Sabina Guzzanti, Cinzia Leone
Immagino un mondo distopico in cui catastrofi ambientali e pandemie hanno costretto i superstiti a vivere in un regime ingiusto e oppressivo. La popolazione è divisa tra miliardari onnipotenti e poveri migranti senza diritti. Il web è interamente nelle mani del Consorzio, organo privo di scrupoli che, controllando le informazioni e la tecnologia, di fatto controlla – e limita – l’accesso alla conoscenza.
Con Stefania Auci, Pietrangelo Buttafuoco
Con Lorenzo Benussi, Laura Fumagalli, Corrado Zunino
Con Emanuele Felice, Marcello Flores
Le rivoluzioni scientifica e industriale nascono nell’alveo del liberalismo e, successivamente, proprio lo sviluppo economico e scientifico ha reso possibile una progressiva espansione dei diritti (sociali, civili di seconda generazione, ambientali). Ma il legame fra sviluppo e diritti dell’uomo non è sempre stato lineare. E oggi il capitalismo autoritario e le «democrazie illiberali» lo mettono apertamente in discussione. Le illusioni sovraniste e le scorciatoie autoritarie aggravano però, non certo risolvono, i principali problemi del nostro tempo.
Con Andrea Federica de Cesco, Massimo Picozzi
Ci sono storie che, per quanto macabre, continuano ad affascinare l’immaginario collettivo. Vicende nelle quali i dettagli più fortuiti e insignificanti possono cambiare il corso della vita degli attori in causa. Scene dalle quali, per quanto disturbanti, non si riesce a distogliere lo sguardo, anche metaforico. Sopra a tutte, la scena del crimine, in cui delitto, perversione, casualità e mistero concorrono insieme, talvolta con una tale carica da segnare intere generazioni ed entrare nella storia. Ce le racconta Massimo Picozzi, psichiatra e criminologo che insieme a Carlo Lucarelli ha firmato la prima storia dell’omicidio in audio, Nero come il sangue, un excursus esclusivamente in audio tra i delitti più clamorosi, dalla rivoluzione industriale a oggi.
Con Mario Calabresi
Con Ferruccio de Bortoli, Francesco Profumo
Il sapere, grazie al web, ai nuovi dispositivi tecnologici, alla circolarità e alla diffusione dei “social”, alla presa di coscienza di far parte di un’unica entità globale, come ce l’hanno appena dimostrato la pandemia del Covid da un lato e il riscaldamento climatico dall’altra, può realmente diventare una commodity e può rappresentare la sfida e la leva a partire dalla quale le nuove generazioni possono prendere consapevolezza delle sfide dei prossimi anni.
La ricerca approfondita attraverso il labirinto delle fonti, la raccolta delle testimonianze, lo spirito d’osservazione e la capacità di porre le giuste domande e ricostruire il punto di vista di una vicenda. L’inchiesta non è un lavoro semplice, e “ascoltarla con le proprie orecchie” trasferisce ancora meglio di un testo la complessità di questo lavoro. Ne parliamo con i protagonisti di 5 podcast d’inchiesta eccezionali che ci porteranno attraverso 5 temi complessi: il delitto di Marta Russo, le storie degli involontari protagonisti di eventi tragici e clamorosi accaduti negli anni di piombo, la storia del terrorismo internazionale dal 1920 a oggi, la strage di Piazza Fontana e, infine, dentro le mura del carcere di massima sicurezza di Pianosa.
Con Luciano Violante, Vincenzo Roppo
Con Alberto Diaspro, Barbara Mazzolai
Non ci sono scorciatoie per la conoscenza, che costituisce le fondamenta per comprendere, costruire, progettare il futuro. Senza conoscenza il futuro non sta in piedi, Scienza e Tecnologia restano parole. L’intuizione può anche essere frutto del caso ma bisogna verificarla e se l’idea e gli esperimenti non stanno insieme chiunque l’abbia avuta, qualunque sia il suo nome, ha avuto un’idea sbagliata. Conoscenza è futuro perché fatta la scoperta, dubbio e curiosità portano verso una nuova avventura che è già futuro di per sé
Con Lorenzo Baglioni
C’è un modo diverso di raccontare “le solite storie”: ce lo racconta il prof. più pop d’Italia Lorenzo Baglioni, tra musica, chiacchiere, stornelli e canzoni. Dopo il successo del suo primo podcast “Rivoluzione culturale” (prodotto da Frame-Festival della Comunicazione in esclusiva su Audible.it ), Lorenzo Baglioni arriva sul palco di Mondo Podcast per parlare di cultura, scuola, didattica, rivoluzioni e comunicazione.
Con Sara Poma, Fiorenza Sarzanini, Francesca Milano
Quando le parole non bastano, si trovano altri modi per comunicare all’esterno il proprio stato d’animo, il proprio disagio. Fiorenza Sarzanini, vicedirettore del Corriere della Sera, ha indagato sulle cause che portano ai disturbi alimentari e nel podcast “Specchio” racconta le storie di chi sta cercando di guarire. Nel caso di Maria Silvia Spolato, la cui storia è raccontata da Sara Poma nel podcast “Prima”, la rivendicazione di sé viene invece messa in piazza, l’8 marzo del 1972, il giorno del primo coming out lesbico in Italia.
Con Aldo Grasso, Fabio Genovesi
Con Antonella Viola, David Parenzo
In biologia il sesso è nato come opportunità di adattamento a un ambiente che cambia in fretta. Oggi è diventato la nostra gabbia, perché viviamo in un mondo rigidamente binario. Senza vedere le differenze che contano. Perché esiste il sesso? Che differenza c’è fra sesso e genere? Maschi e femmine sono diversi? E in cosa? Li stiamo curando nel modo giusto?
Con Guia Soncini, Severino Salvemini
L’incontro prende spunto dalla presentazione dell’ultimo libro della opinionista Guia Soncini “L’era della suscettibilità” (Marsilio, 2021). Il divertente saggio fa il punto su un dilagante atteggiamento della nostra epoca: l’abitudine a smettere di discutere le idee altrui e a sostituirle con sentenze definitive. Un prontuario che ci ricorda la necessità di allegra leggerezza e della tolleranza di pensiero.
Con Paolo Crepet
Con Mario Tozzi
La forza divulgativa di Mario Tozzi e Lorenzo Baglioni diventa un countdown scenico in “Al clima non ci credo”. Evocando Greta Thunberg, i movimenti ambientalisti internazionali, col conforto delle tesi scientifiche e aiutati dalle didascalie canore, ci convinceranno che per arrestare i danni dei mutamenti climatici non c’è davvero più tempo.
Con Nando Pagnoncelli
Nell’ultimo decennio è significativamente aumentata l’attenzione che i cittadini, le aziende, le istituzioni e i mass media rivolgono alla sostenibilità. La crescente attenzione a questo tema è accompagnata da importanti cambiamenti tra i cittadini, che sempre più spesso adottano comportamenti virtuosi, e tra le aziende, consapevoli della loro responsabilità sociale. Ma si fa strada il rischio che la sostenibilità possa essere una moda, uno dei tanti miti, e non una meta, che richiede impegni seri e continuativi. La comunicazione assume un’importanza cruciale per scongiurare questo rischio.
Con Andrea Federica de Cesco, Grazia De Sensi, Barbara Stefanelli, Sofia Maroudia
E se a infrangere quel proverbiale “soffitto di cristallo” che impedisce alle donne di esprimersi e realizzarsi contribuisse anche il podcast, come strumento di dibattito e stimolazione delle coscienze? Ne parliamo con due autrici, Grazia De Sensi e Barbara Stefanelli che, nel segno della sorellanza, hanno lavorato per questo, raccontando con delicatezza altre donne e le loro storie, e con Sofia Maroudia, che come dirigente Snam è impegnata nella valorizzazione e nel rafforzamento del ruolo delle donne nel mondo del lavoro.
Con Luigi Ferrarella, Gherardo Colombo, Mauro Palma
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato (Art.27 della Costituzione).
Con Luca Bizzarri, Luca Bottura
Con Antonio Baravalle, Gabriele Galateri di Genola, Ferruccio de Bortoli, Luigi Ferraris
Come conciliare la necessità contingente di fare ripartire l’economia con l’esigenza di sviluppare modelli che siano davvero sostenibili, tanto per la società quanto per l’ambiente? Una tavola rotonda per esplorare il tema della Conoscenza con l’occhio attento al Pianeta ma anche alla stabilità e alla tenuta del sistema Paese.
Con Alessandro Barbero, Vinicio Capossela
Con Roberto Cotroneo, Rosangela Bonsignorio
Con Andrea Montanari, Cristiana Castellotti, Luca De Biase
Un viaggio tra i linguaggi, i suoni e le narrazioni della nuova produzione originale podcast della radio culturale italiana. Le scelte, la linea editoriale, le innovazioni dalla voce del suo direttore Andrea Montanari.
Con Giovanni D'Alessandro, Andrea Goldstein, Lorenzo Sessa, Roberto Pettinaroli
Con Selvaggia Lucarelli, Pablo Trincia
Con Federico Rampini
“Fermare Pechino ha un senso, se alludiamo alla necessità di limitare i danni che Xi può infliggere al resto del mondo; fissare delle linee rosse che la sua smisurata ambizione non deve oltrepassare; proteggere i nostri interessi vitali e i nostri valori. Xi ha distrutto quella piccola oasi di regole garantiste e diritti umani, eppure non sta pagando alcun prezzo. A garantirgli l’impunità non ci sono solo le nostre multinazionali e grandi banche per le quali ‘pecunia non olet’. Anche nella società civile, nei mezzi d’informazione, tra gli intellettuali e tra i giovani, tanti fra noi pensano che i ‘valori dell’Occidente’ siano un’espressione ipocrita, un mito da sfatare, un’impostura da smascherare. Ragion di più, perché Xi sia certo che nessuno ci riuscirà, a fermare Pechino”.